venerdì 18 maggio 2012

Tempo

C'era una volta il Tempo.
Tutti gli esseri viventi dell'universo si chiedevano sempre chi in realtà fosse.
Ness-uno lo sapeva... solo Ness-uno.
Ogni volta che il Tempo si prendeva gioco di Qualc-uno, Ness-uno correva in suo aiuto.
Ness-uno sapeva correre quanto lui, proprio Ness-uno, e tutti si chiedevano come facesse.
Era una lotta di Ness-uno contro il Tempo.
Però c'era Qualc-uno che preferiva il Tempo perché pensava giustamente che Ness-uno non esistesse, ma venne quel giorno che Ness-uno si presentò al Tempo e gli disse:
<<Vai dove voi, fai quello che vuoi, ma Ness-uno è in grado di fermarti>>
... e il Tempo si fermò.

lunedì 14 maggio 2012

Il perdente

Il perdente sa che non si può sempre vincere, per cui se gli dovesse succedere, di vincere, ne gioisce, ma poco, perché non ne vuole abusare, e ritorna di nuovo a perdere.
Il perdente è consapevole che se non c'è lui non c'è neanche il vincente, e questo lo ritiene un privilegio.
Il perdente non gli interessa lottare, sacrificarsi, tirare avanti, a lui piace stare fuori dalla scena, essere spettatore e abbassare la testa perché sta storia di andare in giro a testa alta non gliene frega niente.
Il perdente si sveglia al mattino sapendo già di perdere e non fa alcuno sforzo, mentre il vincente a volte deve faticare contro altri vincenti che poi alla fine, non si sa come, vanno in pareggio, che muove comunque la classifica per vincere sul perdente.
Il perdente al lavoro è sempre in ritardo, il giorno che è puntuale non si è accorto che è Natale.
Il perdente a volte perde il dente, anzi a volte li perde tutti e gira con la dentiera.
Il perdente si arrende subito, non partecipa, si sente vigliacco e si sente debole, fa tutto questo perché qualcuno gli ha detto che avrà il regno dei cieli.
Il perdente crede e va in chiesa e prega e prega per rimanere perdente.
Il perdente ha paura di morire ma ne ha meno di un vincente... sempre per la storia di prima del regno dei cieli.
Il perdente negli anni ottanta vedeva sempre in ritardo la 500 gialla.
Il perdente quando vedeva in tempo la 500 gialla era solo.
Il perdente a nascondino contava sempre.
Il perdente gioca al superenalotto e spera di perdere perché se vince non lo riesce a sopportare, tutti quei soldi, troppi per un perdente, lascia che piove sul bagnato, anche se non ha mai capito il significato... del piove sul bagnato.
Il perdente è utile alla causa perché l'effetto è chiaro: perdere.
Il perdente è evidente, il vincente lo è anche lui.
Il perdente nasce e muore perdente, nel mezzo naturalmente continua a perdere.
Il perdente a volte mente, dice di aver vinto quella volta, molti anni prima, ma era arrivato secondo ed erano in due a gareggiare.
Il perdente sta da Dio... sempre per quella storia di prima... dai... quella del regno dei cieli.
Il perdente pensa di essere un cammello.
Il perdente è sicuro di passare attraverso la cruna di un ago.
Il perdente vuole comunque perdere da solo, non gli va di dividere la sua sconfitta con altri.
Il perdente è un egoista e anche un pò egocentrico.
Il perdente arriva da un preservativo bucato di un perdente che aveva fatto sesso con una perdente che non aveva aborito.. per la storia del regno dei cieli.
Il perdente non ha amici perché porta un pò sfiga.
Il perdente quando sta con una donna vincente di solito non sa niente mentre tutto il paese lo sa.
Il perdente fa finta di non sapere, perché lo rende ancor più perdente.
Il perdente è una vittima, ha i sensi di colpa, non sa nuotare, non dice cose interessanti, non è brillante, non sta sul pezzo, non sa cantare e manco ballare.
Il perdente non sa mai quali sport praticare.
Il perdente non si allena.
Il perdente non si applica.
Il perdente vorrebbe vivere in eterno e gli dispiace morire, lui vorrebbe perdere e perdere e perdere e perdere all'infinito.
Il perdente è coerente.
Il perdente però non perde la pazienza, se la perde è solo perché ha vinto qualche cosa e se ne stupisce, anzi se ne vergogna.
Il perdente se guarisce da un male incurabile si chiede: "perché a me?"
Il perdente ha un cervello che gli dice un milione di volte al giono: "hai perso"
Il perdente ha il cazzo piccolo se è maschio, se è femmina le viene detto: " non ti scopo neanche se mi pagano"
Il perdente non ha mai fatto il venditore.
Il perdente sa solo comprare cose inutili e banali.
Il perdente è quasi sempre nei centri commerciali.
Il perdente però ha una virtù ed è il vuoto... il vuoto a perdere.
Il perdente perde l'amore, lo ritrova e poi lo perde ancora.
Il perdente sono io... a parte quella volta... che ho vinto... dieci anni fa... eravamo... non ricordo bene... ma mi sembra... comunque ce la misi tutta... che giorno era?... ricordo che c'era il sole... quanti eravamo?... Io avevo?... allora... dovrei avere le foto... quando cerchi una cosa... non le trovo... dove le ho messe?... Sticazzi... LE HO PERSE.
Avevo vinto... lo giuro.
Il perdente giura, ma incrocia le dita.
Ma c'è una cosa che il perdente sa fare bene: sa mandarsi affanculo.