giovedì 4 gennaio 2018

Vuoto d'aria

Avevano corrotto i loro sogni con l’abitudine, il quieto vivere. Seguivano costantemente come formiche impazzite il flusso della gente, per raccogliere dai visi sconosciuti, briciole di verità presunte. La via era colma, i pacchetti erano stati confezionati bene. Migliaia di fiocchi passavano orizzontali, e non era la neve.
“Natale è alle porte”, si sentiva per le strade.
- Natale mi mette tristezza. Ecco questo è per te?
- Che cos’è?
- Un pensiero. ...
Lui lo aprì e ci trovò un cavatappi di un certo livello. Erano in piedi sotto i portici, al freddo. Entrambi soffiavano fiato caldo sulle mani. Un gesto che solitamente fanno tutti.
- E il pensiero dov’è?
Tirò fuori dalla borsa una bottiglia di vino.
- Così va meglio.
E l’aprì.
- Allora parti?
- Sì, la vigilia.
- Quando torni?
Bevvero in silenzio senza bicchieri. Prima d’ogni sorso ci mettevano dentro le narici.
- Anch’io ho qualcosa per te!
- Cosa?
- Un pensiero.
Lei tentò di aprirlo ma il fiocco s’intrecciò. Il nodo si strinse così tanto che neanche a morderlo si sarebbe sciolto. Non voleva rompere la carta fatta di campanelle e di stelle comete.
- Hai qualcosa per…
Si sentì nervosa.
Lui cercò nelle tasche.
- Senti…
Lei decise di strapparla con furia felina, quel nodo l’aveva soffocata. La sbriciolò con le unghie come se avesse avuto l’orticaria. Ogni pezzettino un senso di colpa.
Un ghigno spaventoso si stampò sulla faccia.
La scatola era vuota.
- Quindi?
Lui guardò a terra i frammenti sparsi.
- Sarei vuota?
- Era la carta il regalo.
Il ghigno divenne tremolante e la mandibola prese a vibrare dal freddo.
- All’interno avevo scritto una storia.
Si accorse delle parole che aveva fatto a pezzi. Avrebbe voluto diventare una formica.
- Non sono brava con i puzzle.
- Non potevi saperlo.
- Fai sempre dei regali di merda, lo sai?
Continuarono a bere vino, poi si salutarono. Lui se n’è andò via con il cavatappi e la bottiglia finita, lei con la scatola vuota.
La storia venne calpestata dalla folla.
- Si allacci le cinture, stiamo decollando.
- Certo.
- Vuole che le metta la scatola nel portabagagli.
- No, no, grazie.
Quando l’aereo prese a virare, un vuoto d'aria le arrivò nello stomaco.

Lei riaprì la scatola.
Non c’era niente di niente.
Solo una scritta sul coperchio.
Just do it.