venerdì 30 novembre 2012

Assolutamente

-Dammi tre parole che ti riguardano...
-Comunque... malgrado... assolutamente...
-Assolutamente sì o assolutamente no?
-Assolutamente.
 

Ma dove vivi?


-Mi piacerebbe fare quella cosa lì!
-Ahahahahahahaha. Ma quella cosa lì non la puoi fare, per questo e per quel motivo.
-E quell’altra?
-Quell’altra? Al giorno d’oggi? Ma sei impazzito?
-Ne avevo ancora una…
-Non vorrai mica ritornare a quella dell’altra volta?
-Non so… mi sembrava…
-Lascia perdere… ma dove vivi?
-Me lo sono chiesto anch'io!

martedì 27 novembre 2012

Metodo infallibile

-Ho trovato un metodo infallibile...
-Per cosa?
-Ecco! Per ora ho trovato solo il metodo!
 

Iniziare

-Come va?
-Si tira a campare, e tu?
-Si fa quel che si può!
-Siamo tutti sulla stessa barca!
-Chissà dove andremo ad iniziare!
-A finire!
-Scusa?
-Chissà dove andremo a finire!
-Sei sicuro?
-Con te non sono più sicuro di niente!
 

lunedì 26 novembre 2012

Qualcosa del genere


-Ehi tu! Vieni qua!

-Dici a me?

-Sì, sì, a te!

-Ci conosciamo?

-Ma che importanza ha?

-Niente, così.

-Dai, siediti qui. Ascolta.

-Che c’è?

-Ho scoperto una cosa sensazionale.

-Dimmi.

-Vedi, mentre noi stiamo parlando, c’è uno dall’altra parte dell’universo che sta scrivendo quello che stiamo dicendo. Nello stesso istante. Capisci?

-Non me ne frega un cazzo.

-Come sarebbe a dire?

-Sarebbe a dire che ero uscito per farmi una passeggiata.

-Intanto lui scrive tutto, ora!

-Lui chi?

-Ecco, questo non lo so.

-Non lo so non è una risposta.

-Non lo so è la mia risposta.

-Senti non sono in vena di cazzate oggi.

-Scusa.

-Ma niente, dai.

-Grazie.

-Ma lui lo sa?

-Cosa?

-Come cosa? Sta cosa che io e te parliamo e lui scrive quello che diciamo?

-Non lo so.

-Non sai mai un cazzo!

-È la mia peculiarità.

-Bella roba.

-Ti piace?

E guardarono il cielo tre minuti e otto secondi. E il cielo li guardò tre minuti e otto secondi.

-Ascolta.

-Dimmi.

-Ti voglio credere.

-E fai bene.

-Ma ho una domanda da farti.

-Sono tutt’orecchi!

-Ma chi è tra me e lui che detiene la parola?

-Cazzo! Bella domanda!

-Grazie!

-Prego!

-Allora?

-Allora cosa?

-Chi è che parla per primo?

-Ma lui scrive!

-Ok. Chi è che ha in mano la situazione?

-Un po’ per uno.

-Non fa male a nessuno.

-Qualcosa del genere.

sabato 24 novembre 2012

Nando

-Ciao
-Ciao Nando!
-Bei tempi!
-Eh, certo... il tuo locale... un paio di mojito... e le siga...
-Bastava poco...
-Bastava poco Nando...
-C'ho un nebbiolo di Carema...
-Beviamo... cazzo...
-La sai una cosa?
-Cosa, Nando!
-Mi hai rotto la minchia con ste panchine, coglione!
-Coglione a quest'ora suona bene!
-Certo che il tempo...
-Un fiume in piena...
-Scorre...
-Scorre come questo nebbiolo...
-Fammi accendere...
-Tieni...
-Grazie!
-Bene!
-Lo sai una cosa?
-Cosa?
-Quando ballo parto con la gamba destra.
-Interessante!
-E' così da sempre...
-Ci sarà un motivo...
-C'è sempre un motivo...
-Beviamo...
-Beviamo...
-Fumiamo...
-Fumiamo...
 

venerdì 23 novembre 2012

Eventi

-Gli eventi...
-Eh, già, gli eventi...
-Chissà cosa c'è dietro...
-Un soffio... una spinta... un tizio che ti prende a schiaffi...
-E quindi?
-E quindi... e quindi... soffiati, spingiti, prenditi a schiaffi... abbandonati... abbandonati come un cane... un cane trova sempre qualcuno... abbandonati... e donati...
-Grazie!
-Eh... grazie al cazzo!
 

Ulisse

giovedì 22 novembre 2012

Conversazioni politiche


-Mi perdoni…

-Prego!

-Lei è del PDL?

-Ho la faccia di uno del PDL!

-No, certo che no. È del PD?

-Ma si figuri…

-Certo. IDV?

-Ma manco per sogno…

-UDC?

-Ma è impazzito!

-SEL?

-Non ci pensi nemmeno…

-LEGA?

-Ma mi faccia il piacere…

-Ah! Ecco. Movimento 5 stelle!

-Manco morto…

-Radicali?

-Lasci perdere!

-Altri?

-Altri chi?

-Non so c’è sempre una voce altri…

-Sono contro i partitini…

-Monarchia? Dai, lei è per la monarchia…

-Che stupidaggine!

-Socialista? Repubblicano?

-Ma niente di tutto questo… ma mi scusi…

-Dica?

-Perché mi fa tutte queste domande?

-No, niente, volevo solo trovare un modo per mandarla affanculo.

 

Conversazioni panchinare


Conversazioni panchinare:
-Scusi!
-Dica!
-Che numero ha?
-Il diciotto.
-Ah!
-Lei?
-Il venticinque!
-Ah!
-E' tanto che aspetta?
-Da una vita!
 

mercoledì 21 novembre 2012

Anziani

Anziani che chiacchierano:
-Hai mica visto quello che vende… come si dice già?
-Ah! non lo so.
-Questi giovani che fanno per campare…
-Si stava meglio quando si stava peggio…
-Tornassi indietro…
-Ti ricordi come eravamo noi?
-No!
-Tu non ricordi mai un cazzo!
-Pensa per te, vecchio rompicoglioni.
Girandosi verso altri anziani.
-Scusate!
-Dici a noi?
-E a chi se no.
-E’ un vecchio stronzo – disse uno sottovoce.
-Avete mica visto quello che vende quella roba là che non ricordo il nome…
-Eh! Lo so è una parola difficile…
-Dovrebbe essere una parola inglese…
-Tu lo sai l’inglese?
-Una volta sì… ora no.
-Ma perché vuoi saperlo?
-Me lo sono dimenticato…
Nel frattempo arriva lui.
-Ah! Eccoti. Cos’è che vendi già?
-Incipit!
-Avevate ragione è una parola inglese. – girandosi verso tutti.

martedì 20 novembre 2012

Desuete


-Santi numi!

-È dai tempi di Topolino che non la sentivo!

-Sai che amo le espressioni desuete.

-Che non sono più in uso.

-Allora dammi un sinonimo.

-No… Ascolta desuete vuol dire che non sono più in uso.

-Ok… Trovami un’altra parola allora!

-Senti… D E S U E T E  V U O L  D I R E  C H E  N O N  SONO  P I U’  I N  U S O !

-O K… T R O V A M  I  U N’ A L T R A  P A R O L A  A L L O R A!

-Vaffanculo!

lunedì 19 novembre 2012

tram

E le panchine continuano a parlare:
-A che ora passa il 13?
-Ecco. Brava! Attaccati al tram va!

Vorrei


-Vorrei…

-Cosa?

-Dammi tempo…

E si prese tutto il tempo a disposizione.

-Vorrei essere al confine dell’espansione dell’universo. Rimanere lì a guardarlo. Capire la sua evoluzione. Che cosa sta riempiendo? Immagino un palloncino che si gonfia, un fumo che si libera, una macchia che si allarga, e miliardi di stelle come cellule di Dio. Vorrei stare lì come appoggiato con le braccia ad un muretto e vedere oltre. Perché sono rinchiuso in questo contenitore che si chiama “corpo” e sentire dentro l’universo? Sono in una flessibile tensione, a volte mi sembra di vibrare suoni. E mi sento incollato qua.  Perché?

-Belle…

-Belle cosa?

-Belle cazzate sparate qua e là…

-Non trovi che le cazzate siano il modo migliore per esistere?

E rimasero lì a cazzeggiare per il tempo necessario.

-Io vado!

-Ciao!

-Ciao panchina, a domani!

Mentre si allontanò disse fra sé e sé.

-No, no, no, no, no, no, no, no, no… le panchine non parlano! – scuotendo la testa.

-Scusa?

-Dici a me? – girandosi di scatto.

-Vedi qualcun altro in giro?

-No! Certo che no!

-Niente…

-Come niente?

-Era solo uno scherzo!

-Bello scherzo del cazzo!

-Dai non te la prendere! Il fatto è che la vernice è fresca.

-E quindi?

-Niente… per via di quella storia che ti sentivi incollato qua…

venerdì 16 novembre 2012

Foglia


-Senti, alla fine voglio capire che ci fai sempre qui su questa panchina…

-Senti, io sono sempre all’inizio.

-Ok… ok… con sta storia dell’inizio ce lo hai fatto a fette… dammi un motivo.

-Vedi quella foglia che cade?

-Sì.

-Siamo solo io e te a vederla.

-E quindi?

-Se non fossimo stati qua ora col cazzo che la vedevamo… lei sarebbe comunque caduta.

-Dove vuoi arrivare?

-Io non arrivo… parto.

-Ok… ok… che palle però, lasciatelo dire.

-Voglio solo dirti che nella vita ci sono foglie che cadono davanti a noi e non le vediamo.

-Ma che me frega di una foglia che cade!

-Infatti chi se ne frega!

Rimasero in silenzio mentre foglie cadevano come fiocchi di neve.

-Dove mi vorresti portare?

-Nell’invisibile… ragazzo.

-Cioè?

-Ti succedono cose intorno che tu non vedi ma che il tuo cervello fotografa.

-Cazzooooo… fammi capire… porca troiaaaaaa.

-Quella foglia è la tua occasione.

-Daiiiiiii cerca di essere più esplicito!

-L’invisibile è la tua occasione!

Si alzarono e se ne andarono e la foglia li guardò, come solo una foglia sa fare e disse:

-Vaffanculo voi, l’autunno e la forza di gravità.

E spirò.


 

mercoledì 14 novembre 2012

Un'altra possibilità


E una bambina si avvicinò alla panchina, del piccolo parco, della GRANDE CITTA’ dove  guarda caso c’era un laghetto… e disse:

-Scusi signore…

-Dimmi…

-Ma secondo lei, perché il laghetto riflette quello che c’è fuori?

-Perché l’acqua ti dà un’altra possibilità.

-Un’altra percezione?

-Sììììì

-Un’altra visione?

-Capovolta…

-Atlantide?

-Mi sorprendi bambina!

-Quanto ti devo?

-Scusa?

-L’incipit!

-Mi sorprendi bambina!

-Allora?

-Bè… farebbe cento euro… ma…

-Domani sei qui?

-Sì… credo di sì…

-Domani te li porto?

E la bambina se ne andò saltellando. E lui la guardò saltellare come una che domani non torna.

-Assomiglia… Sarà mica la figlia della venditrice di fuffa? – pensò tra sé e sé.


 

Il meno peggio

-Tu andrai a votare?
-Certamente...
-E chi voterai?
-Il meno peggio.
-Che sciocchezza votare il meno peggio...
-Guarda, ogni volta che ho votato il meglio si è rivelato peggio del meno peggio.

Roba buona

E poi arrivò un ragazzo giovane che barcollava un pò e si mise davanti a lui... in piedi... e si toccava in continuazione il naso... e si puliva sempre la bocca con la mano... barcollando... come se stesse ballando:
-Senti tipo! Non è che.....
. dato che sei sempre qui... in questo piccolo parco... mi vendi...
-Incipit!
-E' roba buona?
-Dipende dal giorno e dall'ora...
-Ehehehehehe certo... ne ai un pò per me?
-Senti ragazzo... "hai" si dice con l'acca!
-Ma che st'hai a dì?
-Senti... S T apostrofo ai con l'acca non si può sentire.
-Ma come f'hai?
-Vedi ragazzo, ogni volta che parli nel cielo si vedono scritte le tue parole!
Il ragazzo si girò... barcollando... vide il cielo per dieci secondi... si grattò la testa... si toccò il naso e poi si pulì la bocca con la mano... barcollando come se stesse ballando e disse:
-Cazzo! Questa è roba buona!

martedì 13 novembre 2012

Innamorato

-Sono sempre alla ricerca dell'amore...
-Eccolo qua Indiana Jones. Che palle! Tu sei già innamorato!
-Ah! Bella roba! Adesso mi dirai le solite cose che dicono tutti!
-Quali?
-Ma di essere innamorato di me stesso, della natura, della vita e...
cazzate varie...
-Ascolta...
-Dimmi...
-Quando sei innamorato che ti succede?
-Mah! Di solito non capisco più un cazzo!
-Ecco! Bravo! Non capire più un cazzo!

lunedì 12 novembre 2012

Solo una cosa

-No...mah... solo un cosa...
-Cosa?
-No... va bè... niente... dai...
-No... no... dimmi... dimmi...
-Ma tu scopi?
 

domenica 11 novembre 2012

E le panchine continuarono a parlare

E le panchine continuarono a parlare:
-Ehi! Pssssssss
-Ssssssssss
-Che danno stasera?
-Aspettando Godot!
-E quando arriva?
 

E le panchine parlarono

E le panchine parlarono:
-Pssssssssssssssss
-Dici a me?
-Ma non a te?
-E a chi allora?
-A lei!
-Oooh! Che cos'è sto casino?
-Non parlavo con te.
-E con chi?
-Non con te...
-Che palle...
-La smettiamo?
-Parli tu!
-Perché c'è qualcosa che non va?
-No... niente.
-E' una stronza lascia perdere...
-Sempre lo stesso casino...
-Parla per te...
-Se vengo lì... vedi...
-Ma dove vuoi andare...
-ALLORAAAAA!!!
-Ma stai zitta!
-Stai zitta lo dici a tua sorella!
-Attenta a come parli!
-Dici a me?
-Sì! a te.
-Vaffanculo!
-Ringrazia Dio che...
-Ma cosa vuoi fare... stronza!
-LA FINIAMOOOO!
-Ci mancava lei...
-BASTAAAA! ME NE VADO!
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-Ahahahahahahahaha
-MA DOVE CAZZO VAI! - all'unisono.
 

E la panchina parlò

E la panchina parlò:
-Sola qua sulla tangenziale, con a destra un gommista ed a sinistra la discarica. Ma per chi mi hanno presa?
Passa una macchina:
-Ah bonaaaaa!!!!!!
-Per una puttana?
 

Domani smetto

-Domani smetto...
-Di fumare?
-No! Di fare il coglione...
-E quindi?
-Bella domanda del cazzo!
 

venerdì 9 novembre 2012

E arrivò la luce



E arrivò una luce…
-Potresti abbassarla?
-Strano, quando illumino, la gente resta estasiata.
-Sì… ok… ma non troppo… a meno che…
-No… no… tranquillo... è solo che ti sto tenendo d’occhio da un po’.
-Da quanto?
-Lo sai che non ho tempo.
-Certo, tu hai spazio, casomai.
-In continua espansione.
-Vorresti dirmi che sei sempre in evoluzione anche tu?
-Certo, cosa credi…
E rimasero in silenzio... un silenzio lungo un'espansione.
-Hai una sigaretta?
-Fumo solo la domenica.
-Che giorno è oggi?
-Non è domenica.
E rimasero in silenzio giusto il tempo per capire che giorno fosse.
-Che ci fai qua?
-Sono in pausa caffè. Stavo facendo un’altra delle mie galassie.
-Ma scusa dopo il caffè...
-La regola vuole che...
-Certo... certo... E come va il lavoro?
-Mah! Non ci sono più i serpenti di una volta.
-E lo so… la gente non si fida più…
-Ne parlavo giusto l’altra sera con mio figlio, Groucho e Charles…
-Chi? Il poeta maledetto?
-No, no… l’ubriacone. Quando mio figlio benedice il vino lui viene sempre su da noi.
-Il buon vecchio caro Buko.
-Beve come una spugna. Lui ha la sua teoria della matrioska.
-Cioè?
-Ma secondo lui dentro Dio ci sta un altro Dio e un altro Dio e così via…
-Quanti bicchieri aveva già bevuto?
-Troppi… non li ho contati. So solo che dopo il quinto whisky ha detto che lui è Dio.
-Delirio di onnipotenza.
-Lo dici a me?
-Che te lo dico a fare.
-Pretende sempre almeno due prostitute, allora lo rimando all’inferno.
-Ahahahahahahaha. E Groucho?
-Scherza sempre. Quando mio figlio fa la moltiplicazione dei pani e dei pesci, lui alla fine dice sempre: « Ho passato una serata veramente meravigliosa. Ma non era questa »
-Capisco… hai qualche messaggio? Dato che sei qua…
-Lo sai che quelli li da solo Maria…
-Ma finisce tutto?
-Ma sei impazzito? Su ci stiamo divertendo un mondo…
-Certo... un mondo...
-Ora vado…
-Ok ciao!
-Ciao ragazzo...
-Ah… scusa…
-Dimmi…
-Spegni la luce… grazie!

 

mercoledì 7 novembre 2012

Chet Baker

-Chet Baker e la sua maledetta tromba. Il suo suono che è come un filo che ti entra in un orecchio e ti esce dall’altro e ti solleva, e ti lancia in alto come un elastico, e poi ti lascia su un invisibile tappeto volante, e entri in una specie di autoipnosi, e tutto sotto cambia colore… la neve è verde, i prati sono rossi e le piante sono bianche. Solo le persone sono sempre le stesse… sempre lo stesso colore, e laggiù su quella cazzo di panchina c’è sempre quello… sempre lì… e non si muove…
-Ehi tu?
-Dici a me?
-Sì, proprio te, non lo senti Chet Baker?
-Certo che lo sento…
-E cosa senti?
-Chet Baker e la sua maledetta tromba. Il suo suono che è come un filo che ti entra in un orecchio e ti esce dall’altro e ti solleva, e ti lancia in alto come un elastico, e poi ti lascia su un invisibile tappeto volante, e entri in una specie di autoipnosi, e tutto sotto cambia colore… la neve è verde, i prati sono rossi e le piante sono bianche. Solo le persone sono sempre le stesse… sempre lo stesso colore…
-Ehi è la stessa cosa…
-Lo so… Attento a non cadere…
-Gran figlio di mignotta…

Cos'è l'amore?

 
-Sono innamorata di due uomini…
-Io sono innamorato di tutti gli esseri umani.
-Dai non scherzare… seriamente… non so chi scegliere.
-Il tuo non è amore… è infatuazione.
-Senti… senti… il sapientone… e dimmi… che cos’è per te l’amore?
-Non lo so!
-Non sai mai un cazzo!
-Non saperlo è il segreto.
-Dai! È un incipit?
-Certo!
-Quanto ti devo?
-Facciamo cinquanta euro.
-Ok! Te li porto domani.
E si alzò di scatto. Si tirò indietro i capelli. Si mise gli occhiali da sole. Si mise le mani in tasca e se ne andò fischiettando… e il suo cappotto nero sembrava un lungo mantello di un supereroe… e lui… e lui la guardò come si guarda una che domani non torna.
-Ha una certa somiglianza con la venditrice di fuffa – pensò tra sé e sé.

Fondo


-L'anno scorso, in questo periodo, dicevano che quest'anno avremmo toccato il fondo. Ora dicono che il prossimo anno toccheremo il fondo...
-Mah... sarà il fondo del fondo!
 

Pink Floyd

martedì 6 novembre 2012

Avanti un altro


 

-Ascolti, apra bene le orecchie.

-Non le chiudo mai.

-Tu sei un millantatore, un nichilista del cazzo. Non vali niente come persona e sei un uomo di merda. Tua madre è una puttana e tuo padre è sicuramente un frocio. Te ne stai qui come un coglione su sta cazzo di panchina a professare il nulla, sei uno scarto sociale, anzi uno sterco sociale. La devi smettere di rompere i coglioni fuorviando le menti delle persone. Parassita! Mi fai schifo, mi fai ribrezzo tu e quella roba che vendi…

-Incipit…

-Ecco quella merda. Saresti capace di vendermene una anche a me, brutto stronzo?

-No. Te la regalo, dato che non ci diamo più del lei.

-Sentiamo.

-AVANTI UN ALTRO.

lunedì 5 novembre 2012

Goccia


-Minchia! C’è una cosa che mi fa sempre incazzare…

-Cosa?

-Mah! La stessa cosa, nella stessa situazione, per lo stesso motivo.

-Meccanica mentale.

-No, no, no, no, no… è tutto reale.

-Certo… dimmi…

-Ogni volta che ho un appuntamento con una donna che mi piace, mentre vado a prenderla, mi scappa da pisciare.

-Sarà un po’ di tensione…

-Certo… sì… tensione… comunque… cerco un posto dove andarla a fare… perché a volte non ne posso proprio più… comunque… scendo dalla macchina, vado verso una pianta e mi libero finalmente.

-Le pisciate migliori…

-Cosa?

-All’aria aperta…

-Certo… sì… all’aria aperta… comunque… appena finisco gli do una scrollatina… anche tu…

-Cosa?

-La scrollatina…

-Ah! Bè… certo… sì… la scrollatina..

-Comunque metto dentro il coso… sai…

-Certo… sì… il coso… ho capito!

-Allora… metto dentro il coso… tiro su la cerniera… e non ti rimane la goccia!… la goccia porca troia!... quella goccia di merda… senti proprio che esce… bella bella… lì nella mutanda… e t’incazzi porca troia… t’incazzi… dopo che lo hai lavato, lucidato, profumato… ecco la goccia… e hai la mutanda bianca… porca troia…e  il bello che ti succede anche al ristorante, perché ormai questa cosa ti sconvolge, non fai altro che pensare a quella goccia e la tensione ti porta a pisciare un’altra volta. Allora che fai?

-Eh. Che fai?

-Le dici che vai a lavare le mani ma in realtà vai a svuotare la vescica e a verificare la mutanda, e lei è lì…

-Chi?

-La goccia… sulla mutanda bianca. Allora prendi il sapone del lavandino e cominci a fregare la mutanda per pulirla e mentre sei lì, fai che lavarti anche il coso… lo so… sul lavandino non si dovrebbe… ma lo fanno tutti…

-Confermo…

-Ah! Bè… certo… sì… Comunque… rimetti tutto dentro… a posto… senti anche un po’ di fresco. Chiudi la porta del bagno… vai verso di lei… ti siedi… e bam!

-Bam?

-Ti esce più di una goccia… qualcosa che era fermo nel canale e non lo hai scaricato.

-Brutta storia…

-Non mi ci far pensare!

-Ma in tutto questo frangente lei che fa?

-Lei chi?


Un quarto d’ora dopo.

-Mi scusi.

-Dica signora.

-Ero casualmente qua dietro la quercia…

-Casualmente… certo.

-Ma è vera sta cosa che vuoi uomini…

-Ci laviamo il coso nel lavandino?

-Eh… sì… quella roba lì…

-Migliaia signora… migliaia di cosi…

-Oh mio dio! Ma è un’indecenza!

 

 

Duemila anni


-Scusi, che ore sono?

-Le dieci e quarantasette.

-Mi vende un incipit?

-Ora?

-No, fra duemila anni.

-Ok

-Sicuro che…

-Di sicuro c’è solo una cosa e non è un regalo.

-Cosa?

-No, niente… sarebbe stato l’incipit di adesso.

-Bello! Chissà come sarà…

-Ci vediamo qua… Fra duemila anni… A quest’ora…

-Ci tengo, eh!

-Arrivederci…

-Arrivederci…

Duemila anni dopo.

-Sto stronzo… vivere tutto sto tempo… e quello non si presenta.

 

sabato 3 novembre 2012

Morte


 

-Sono preoccupato.

-E quando mai.

-Scherza, scherza. Io ho paura di morire.

-Ahahahahahahahahaha. Gli umani, sempre la stessa paura. Passano metà della giornata a pensare alla morte. Basta che litighi con le persone che ami, che sul lavoro non vieni riconosciuto per il tuo talento ed ecco che parte la sega mentale: “non sono all’altezza”, “ non ce la faccio”, “non me lo merito”, “non valgo niente” e così via con le credenze limitanti… E sai che cazzo fa il cervello?

-No.

-Ti fa un bel copia/incolla della morte e te la ficca lì per romperti i coglioni. Ahahahahahahahaha.

-La smetti di ridere…

-Scusa ma è divertente. Comunque, vai a casa, mangi qualcosa e non la digerisci, e dai colpa al cibo. Ti faccio un esempio: tu pensi che le uova di sera sono pesanti perché te lo ha detto tua madre da bambino, sta convinzione si ficca nella tua mente, ed ogni volta che hai su qualche cazzo per la testa, vai a mangiare inconsciamente qualcosa con dentro le uova e non digerisci. Cerchi qualcosa che abbia le uova dentro, capisci?

-No

-Chissenefrega! Solo per dirti che il cervello è una gran bella testa di cazzo. Ahahahahahahahaha. Poi hai i sintomi, un dolore fisico, ed invece che pensare che quello sia la soluzione che viene a riparare come un sano processo biologico innescato dalla natura, pensi che sia un problema e vai a farti esami del sangue, ecografie, radiografie, scintigrafie o magari passi dieci ore al pronto soccorso perché hai sentito una fitta al costato. Ahahahahahahahahahaha. Ma non è meglio starsene qui dieci ore a guardare la natura su questa panchina?

-Che palle!

-Un certo Aldous Huxley disse:” la ricerca sulle malattie è progredita così tanto, che è quasi impossibile trovare qualcuno che sia completamente sano”. Ahahahahahahahahaha. Ma non pensi che la morte è un processo biologico sensato? BIO-LOGICO: logico per la vita. Capisci? Ogni cosa che ti capita nella vita è un senso bio-logico. Non c’è nessun errore. Non c’è nessuna cellula che impazzisce, è tutto secondo natura, è perfezione.

-Cominci a farmi tu paura?

-Ahahahahahahaha. Ma non pensi che dopo la morte possa iniziare una nuova avventura? Magari migliore di questa? Allora? Che cazzo ti preoccupi a fare…

-Non lo so…

-Ci sono cose ben peggiori della morte…

-Ad esempio?

-La vita eterna, cazzo!

La venditrice di fuffa 4


-Scusi, ha mica visto la venditrice di fuffa?

-Ancora! e basta!

-Volevo comprare un accendisigari a forma di rinoceronte.

-Lei fuma sigari?

-No!

-Appunto…

-Allora… l’ha vista?

-Da quando c’è lei in giro non vendo più un incipit.

venerdì 2 novembre 2012

Pelle



Aveva una strana malattia.

Non gli piaceva.

Preferiva che avesse un bel nome.

Il nome di un fiore… dato che fioriva... velocemente.

La sua epidermide cresceva troppo velocemente...

La staccava e la buttava per terra come se fosse neve… come foglie sparse su una panchina di pietra… o briciole di sé… o altri cazzi.

-Ma che cazzo stai facendo?

-Non sto più nella pelle.

 

Perdono

-Tu credi nel perdono?
-Ti perdono!
-Per cosa?
-Solo per il fatto di avermelo chiesto!
-E quindi?
-Quindi cosa?
 

Statistica


-Ha visto?
-Cosa?
-Il cinquantadue virgola sette per cento non è andata a votare.
-E quindi?
-Niente. Sono numeri che fanno riflettere.
-A me non dicono niente.
-Certo lei fa parte del trentotto virgola due percento che non ha un’opinione.
-Guardi io un’opinione ce l’ho.
-Sentiamo… quale sarebbe? Su… su… dica…dica…
-So solo che c’è un inizio.
-E una fine… aggiungo!
-Al massimo un fine.
-Il fine giustifica i mezzi!
-Se lo dice lei!
-Lo dice in settantadue virgola sette per cento degli intervistati.
-E chi sarebbero?
-Gente comune!
-Ho capito.
-Ma cosa vuole capire lei…
-Senta…
-Dica…
-Ma lei che fa nella vita?
-La statistica… e lei?
-Il venditore di incipit.
-Mai sentito.
-Me lo dicono spesso.
-La sua azienda è quotata in borsa?
-Guardi non c’è nessuna azienda.
-Ho capito, lei fa parte di quel ventisette virgola nove percento di aziende fantasma.
-Non so cosa sia un’azienda fantasma.
-Certo… certo… dite tutti così.
-Ora vado…
-Dove va?
-Faccio parte di quei venticinque virgola tre percento che se ne va affanculo!