mercoledì 7 novembre 2012

Chet Baker

-Chet Baker e la sua maledetta tromba. Il suo suono che è come un filo che ti entra in un orecchio e ti esce dall’altro e ti solleva, e ti lancia in alto come un elastico, e poi ti lascia su un invisibile tappeto volante, e entri in una specie di autoipnosi, e tutto sotto cambia colore… la neve è verde, i prati sono rossi e le piante sono bianche. Solo le persone sono sempre le stesse… sempre lo stesso colore, e laggiù su quella cazzo di panchina c’è sempre quello… sempre lì… e non si muove…
-Ehi tu?
-Dici a me?
-Sì, proprio te, non lo senti Chet Baker?
-Certo che lo sento…
-E cosa senti?
-Chet Baker e la sua maledetta tromba. Il suo suono che è come un filo che ti entra in un orecchio e ti esce dall’altro e ti solleva, e ti lancia in alto come un elastico, e poi ti lascia su un invisibile tappeto volante, e entri in una specie di autoipnosi, e tutto sotto cambia colore… la neve è verde, i prati sono rossi e le piante sono bianche. Solo le persone sono sempre le stesse… sempre lo stesso colore…
-Ehi è la stessa cosa…
-Lo so… Attento a non cadere…
-Gran figlio di mignotta…

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