I Pink Floyd hanno orientato le mie percezioni sonore, sono entrati prepotentemente nelle mie cellule, hanno modificato il mio DNA e hanno contribuito alla mia progressione creativa. I Pink Floyd puoi lasciarli in un cassetto per mesi e quando li tiri fuori sono lì, come un amico che non vedi da tempo davanti alla porta di casa tua, con una bottiglia di vino buono in mano che ti dice:"Allora mi fai entrare, grandissima testa di cazzo?"
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