domenica 28 luglio 2013

La pistola calibro nove col silenziatore


C’erano due uomini seduti sulla panchina. Un uomo aveva in mano una pistola calibro nove col silenziatore, l’altro era in silenzio, con una pistola calibro nove col silenziatore puntata alla tempia.
Non parlava, perché se avesse parlato, probabilmente sarebbero state le sue ultime parole.
Aveva un segreto. Solo lui ne era a conoscenza. La sua verità assoluta era una frase di un film visto in passato: “quando due persone conoscono un segreto allora non è più un segreto”.
Non tremava la mano all’uomo con la pistola calibro nove col silenziatore, aveva già sparato in passato. Era un professionista. Lui uccideva senza esitazione. Gli piaceva. Lui ci avrebbe fatto volentieri il bagno di mezzanotte nel sangue delle sue vittime. La sua verità assoluta era una frase di nessun film visto in passato: “con la pistola non ci mangi e non ci scopi”. Chi lo conosceva, però, sapeva che avrebbe volentieri cambiato idea in considerazione della seconda ipotesi.
C’era un caldo afoso, l’uomo che aveva una pistola calibro nove col silenziatore puntata alla testa, sudava molto e cominciava a puzzare. Gocce copiose uscivano dai pori della fronte e cadevano a terra come cade la pioggia d’aprile sull’erba.
In giro non c’era anima viva, in giro c’erano solo loro due, e uno dei due era già morto anche se respirava ancora.
Uno aveva i minuti contati, l’altro glieli stava contando.
Uno era pronto a premere il grilletto, l’altro era pronto a prendersi una pallottola nella testa.
Tutto questo per un segreto, per uno stupido cazzo di segreto.
Ad un certo punto lui si girò e lo guardò negli occhi. Tre occhi che lo fissavano di cui uno pronto ad esplodere.
- Lo vedi, coglione? E’ il terzo occhio.
- Sono pronto.
- Non avercela con me, io premo solo il grilletto ma è lei che comanda, la calibro nove col silenziatore, un rumore di scorreggia e tanti saluti.
- Lo sai chi era Tremal Naik?
- No!
- L’amico fidato di Sandokan!
- E quindi?
- Sai qual era il suo motto?
- No!
- Non è l’arma che conta ma il guerriero.
L’uomo con la pistola calibro nove col silenziatore allora sparò. Ironia della sorte il colpo si bloccò nel silenziatore. Non era mai successo. In nessuna storia era mai accaduto che un colpo si bloccasse nel silenziatore, neanche in una storia di Cechov o di Camus, in quelle circostanze le pistole avevano sempre fatto centro.
L’uomo con la pistola allora svitò il silenziatore e il colpo uscì come una scorreggia e gli trafisse il cuore.
Aveva due occhi increduli, gli occhi di un killer professionista andato lì per uccidere e non per suicidarsi.
- Vuoi conoscere il segreto?
- Sì.
- Emilio Salgari…
- Ma che cazz…



venerdì 26 luglio 2013

Succede



- Da dove vieni?
- Sono sempre stato qua!
- Non ti ho mai visto prima!
- Succede…
- Succede cosa?
- Ogni giorno ci passano persone davanti e non le vediamo, poi un giorno, quando si è pronti, ci accorgiamo di qualcuno che prima non c’era.
- E come si può capire quando si è pronti?
- Non si capisce. Succede e basta.


Baci

- Da quant'è che limoniamo?
- Da quando mi hai chiesto di affogare nei baci!
 


giovedì 25 luglio 2013

domenica 21 luglio 2013

Il tempo


Che ci faccio qua… non sono stanca… non sono neanche vecchia… non sono mai stata figlia… non sono mai stata moglie… non sono mai stata madre… sono in ordine… sono vestita bene… qualcosa scorre… le mie gambe di legno… arriva qualcuno… qualcuno si avvicina…

- Ciao…

- Buon giorno…

- Andiamo a casa?

- Quante biciclette ferme e nessuno pedala…

Briciole

- Cosa stiamo cercando?
- Briciole di memoria!
 


Libretto di istruzioni

- Oggi ho scoperto una cosa.
- Cosa?
- Che dentro alla testa abbiamo una nocciola o forse una pigna e anche una mandorla.
- E quindi?
- Niente, ste robe contengono memorie, navigazioni, trasmissioni, conoscenza, coscienza e chissà quanta altra roba…
- Bene!
- Bene un corno… Un cazzo di libretto di istruzioni no?
 


Rendere conto

- Ma ti rendi conto?
- Io non rendo conto più a nessuno!
- Da quando?
- Da quando me ne sono reso conto!
 


sabato 20 luglio 2013

mercoledì 17 luglio 2013

Devo


- Io devo, capisci? Devo…
- Io devio capisci? Devio…

Togliere


- Mi hai tolto il fiato!
- Avrei preferito toglierti altro!

Bisogno

- Di cosa hai bisogno?
- Di niente! Ho solo bisogno che tu me lo chieda.
 


Altro


- Hai mai preso un foglio bianco come un figlio e guardarlo come ci si guarda allo specchio?
Piegarlo e farci un aeroplano di carta per farlo volare quel poco che basta, giusto il tempo per andarlo a raccogliere a terra?
Farci uno scarabocchio, un disegno astratto o un Jackson Pollock?
Hai mai preso un foglio bianco per pulirti il culo?
Hai mai preso un foglio bianco per appenderlo al muro?
Girarci intorno e camminarci sopra, girarci intorno e calpestarlo?
Ti sei mai lavato i denti senza pensare ad altro?
Hai mai fumato una sigaretta senza pensare all’altro?
Hai mai scopato senza pensare ad un altro?
Sempre a pensare ad altro mentre si fa altro.
C’è bisogno di una macchia sul foglio bianco, qualcosa che ci allarga…
- … o che ci tenga alla larga.


Distanza

- Siamo distanti - disse una panchina
- Non solo noi - rispose l'altra.
 


Due cose importanti

- Ci sono due cose importanti da fare nella vita?
- Quali?
- Una… dimenticare…
- E l’altra?
- Ricordarsi di farlo…
 


martedì 16 luglio 2013

Posare la prima pietra

- ... ecco qui è stata posata la prima pietra... l'origine! Panchine pellegrine vengono qui ogni anno a pregare!
- E succedono miracoli?
- Ho visto panchine camminare!

Albero

- Che ti è successo?
- Ho fatto l'albero genealogico!
 


Oblio

- Che cosa vedi tu?
- L'oblio.
- Io non vedo un cazzo!
 
 


Età del bronzo

- Da quant'è che stiamo così?
- Dall'età del bronzo.
- Cioè la fase intermedia tra l'età del rame e quella del ferro...
- Esattamente!
- Come passa il tempo...
 


lunedì 15 luglio 2013

Clandestino


Ho attraversato fiumi di alberi bruciati
Ho corso sulla sabbia ruvida di atomi indivisibili
Ho pescato pesci che volavano abbracciati
Ho camminato sulla corda di equilibristi abili.
Ho provato ad accendere fuochi sui corsi
Ho parlato con prostitute che fumavano dolore
Ho rubato il miele agli orsi
Ho morso il pregiudizio del colore.
Sono sempre il solito cane
quello che ti porta il bastone per un pezzo di pane
per sostenere la tua mano che lo coglie
per cercare bicchieri mezzi pieni tra le foglie.
Quando mi soffiavi sul collo mi parlavi di bufere
che sbattevano le orecchie agli elefanti
che aprivano finestre sul cortile
e frantumavano i vetri lì davanti.
Camminavamo sopra a piedi nudi e danzavamo lenti
per mischiarci il sangue come un patto tra delinquenti.
Ho attraversato il confine e mi hai chiesto l’identità
un clandestino senza nome e senza possibilità.
Ora sono ad un passo da te, dal tuo volto
e non ho nulla da immaginare
non ho neanche un margine di prato ho solo un solco
un posto dove seminare.

L'acchiappa atomi


- Scusi, lei è?
- L’acchiappa atomi!
- E come li prende?
- Con una tecnica di mia invenzione.
- E quanti ne ha presi oggi?
- Calma, ragazzo. Ci vuole tanta pazienza!

Panchine su marte


Panchine su marte.

- Bella idea… brava… saremo le prime… parleranno di noi… lo sapevo che questa storia di lanciarsi nello spazio era una grossa cazzata.

- Vedrai che qualcuno si siederà prima o poi.

- Ma hai visto in che stato siamo? Tutta colpa dell’atterraggio… che botta.

- Si dice ammartaggio!

- Tu vedi troppi film di fantascienza!

domenica 14 luglio 2013

Figli

- Ti faccio vedere una foto.
- Certo.
- Questa è la mia bimba.
- È molto bella, ha gli occhi sinceri.
- Sì, è così… tu hai figli?
- Forse…
 


Gente


- C’è gente che si fa un tatuaggio e c’è gente che il tatuaggio se lo porta dentro.
C’è gente che chiede denaro e non c’è gente che te ne offre.
C’è gente che scrive purghe e c’è gente che scrive e restringe.
C’è gente che non ha un cazzo da dire e c’è gente che rompe.
C’è gente che ti dice cosa devi fare e c’è gente che non lo devi fare.
C’è gente che sale e c’è gente che non scende.
Che ci fa tutta sta gente… eh? Che ci fa qua?
- Passa il tempo!

Faccia

- Sai, hai una faccia…
- Come?
- Quella faccia da libro aperto…
- E cosa leggi?
- Un elenco di gente…
 


venerdì 12 luglio 2013

Quelle senza tempo


C’era gente che suonava roba dei Rolling Stones, e c’era gente che ballava in piedi come pietre, mentre altre ballavano sedute come massi. Loro stavano lì accanto a me e poi davanti. Una aveva capelli d’oro ma non eccessivamente d’oro, l’altra aveva i capelli neri ma non eccessivamente neri. Erano sbucate da chissà dove, come fanno sempre: spariscono e poi compaiono, spariscono e poi compaiono, come quelle senza tempo. Forse le vedevo solo io e forse loro vedevano solo me. Bevevano un liquido verde, ordinano sempre quello, una specie di pozione magica di qualche loro stregoneria. La musica aleggiava nell’aria e loro non cantavano, loro incantavano. Rimasi con un pensiero strano nella testa, un tarlo immaginario, un’imprevista sensazione di coinvolgimento, per un attimo, ma solo per quel istante, avrei voluto fare un figlio con ciascuna di loro, in realtà due figli o qualcosa del genere. Erano complementari, una unica l’altra multipla, ed io non ci capivo un cazzo. Sta di fatto che la serata si chiuse con Bob Dylan che cantava “Series of Dreams” ... e mi svegliai... e gli orologi ripresero a girare.


giovedì 11 luglio 2013

biancaneve e i sette nani


- Biancaneve, quando arriva quel personaggio immaginario?
- Non lo so, Brontolo!
- Cosa fa già?
- Il venditore di qualcosa...
- Cosa?
- Non ricordo è una parola difficile...
- E' latina...
- Ma che latina, Eolo, è greca.
- Belli voi, è inglese!
- Dotto, che parola è?
- Incipit... i n c i p i t, ok? Sei deficienti!
- Tu hai capito?
- Ssssst... no... ma fai sì con la testa!
- Chi sta arrivando?
- Pisolo continua a dormire!


Miracoli

- Conosci uno che è in grado di fare miracoli?
- Certo, ma è morto più di duemila anni fa!
- Uh, mi spiace, e di cosa è morto?
- Niente, uno scambio di persona!
 


Forze invisibili

- Secondo te, è vero che esistono forze invisibili che governano la terra?
- Sì!
- E come fai ad esserne certo?
- Non le vedo!
 




Cane

- Adesso leggo i titoli del giornale... uhm... cane abbandonato alla lettura... bene, parlano di me... uhm... e poi dicono che non c'è più un cane che legge! Chissà dove è finito quel ignorante del mio padrone!
Ed arrivò un uomo.
- Ciao, bello... che ci fai qui?
- Leggo, idiota!
 


Barca

- ... e così sei un costruttore di barche... e quando hai iniziato?
- A sei anni con quelle di carta!
 


Periodi

- Ci sono periodi che funziona tutto. Qualunque cosa fai, spontaneamente funziona. Poi ce ne sono altri che non riesci neanche a centrare la tazza del cesso quando vai a pisciare.
- E tu in che periodo sei?
- Nel periodo che faccio la pipì da seduto.