Quando arrivai alla ormai nota panchina, di quel ormai noto parco, di quella ormai nota città, trovai una donna non vedente con uno strano oggetto in mano.
- La scorsa settimana mentre toglievo l'erba fra le aiuole ho trovato questo...
- Bene...
- Ti dispiace dirmi che cos'è?
- Una bussola!
- Non poteva capitarmi di meglio...
- Lo penso anch'io...
martedì 30 aprile 2013
Singolare
Quando arrivai alla solita panchina, del solito parco, della
solita città, la prima persona che vidi mi accorsi che era decisamente
singolare…
- Buon giorno!
-
Buon giorno!
-
Certo che…
-
E lo so… il tempo…
-
Mi ha letto nel pensiero…
-
Sarà il tempo…
-
Ci rubano le strade…
-
Sarà il tempo di svoltare…
-
Non ci siamo presentati.
-
Infatti…
-
Lei è?
-
Prima persona singolare!
-
Singolare!
-
E lei?
-
Io?
lunedì 29 aprile 2013
Indispensabile
- Senti...
- Dimmi...
- Esiste
qualcosa che sia indispensabile?
- Fammi
pensare un attimo...
E passarono
mille anni e mille anni ancora...
- Sai...
- Cosa?
- Forse...
- Forse?
- Dammi
ancora un attimo...
E passarono
ancora mille anni e mille anni ancora...
- Cosa mi
avevi chiesto?
- Quella
storia dell'indispensabile... dai...
- Ah già...
è vero...
- E quindi?
- Non ne ho
idea!
Si
guardarono per una frazione di secondo...
- Boh, si è
fatto tardi, vado!
- Ciao...
- Ciao...
- A
proposito...
- Cosa?
- Domani ci
sei?
- E'
indispensabile?
domenica 28 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
E poi capita così
E poi capita così.
In un locale sperduto, ad ascoltare musiche impossibili, di
gente che arriva da oltre oceano. Musiche di sax e di batteria, di fiato e di
braccia sincronizzate da un unico cervello. Quattro emisferi in uno, ad
improvvisare, dove non capire è il senso.
E poi capita così,
ed entra lei, e fuori piove a dirotto. Capello verde in
testa come quei pescatori che sanno dove buttare l’amo: il verbo.
E ti ricordi che pescava in un cinema quando fuori nevicava
e dentro si sparava.
E ti ricordi che beveva vino in un tavolo di città e tu eri
lì a guardarla.
E ti ricordi che non ci avevi mai parlato.
E ti ricordi solo un “ciao”.
E poi capita così,
che ti dici qualcosa solo perché c’è qualcosa da dire.
Frasi qua e là senza senso come la musica intorno.
E poi capita così,
che lei si tocca i capelli e tu non sai più che pesci
prendere, perché sei tu che abbocchi come un pesce fuori dall’acqua.
E poi capita così,
e dimentichi il nome che era troppo semplice da dimenticare,
e lo confondi con un altro, che non era il fiore, quel fiore che è troppo
semplice da ricordare.
E poi capita così,
mercoledì 24 aprile 2013
Notti
Notti da
chiudere senza avere le chiavi.
Notti di
lepri che si vogliono ammazzare.
Notti di
cani che si annusano.
Notti di
tradimenti fedeli.
Notti di
birra e di misteri.
Notti di
abitudini e di lune storte.
Notti più corte.
Carte sparse
di investigazione.
Notti da coglione.
Notti di puttane
e di auto che passano e fanno rumore.
Notti di compravendite
immobiliari.
Notti di corpi
da abitare.
Notti vendute
e violentate.
Notti private.
Notti da cagare.
Prendi la carta
e fatti la domanda:
lunedì 22 aprile 2013
Pappagallo
- Ti ho inquadrato sai?
- E quindi?
- E quindi?
- Sei un bastian contrario.
- Può essere…
- Hai la necessità di uscire dal luogo comune.
- Non voglio entrare nella meccanica mentale.
- Può essere…
- Hai la necessità di uscire dal luogo comune.
- Non voglio entrare nella meccanica mentale.
- Quale?
- Quella di ripetere come un pappagallo l’ovvio.
- Vuoi distinguerti?
- Non voglio estinguermi.
- Quella di ripetere come un pappagallo l’ovvio.
- Vuoi distinguerti?
- Non voglio estinguermi.
Farfalla
E sbucò così all’improvviso, per caso.
Il caso volle che si voltò. Sempre lei.
Camminava a piedi nudi con le scarpe in mano… a piedi nudi con le scarpe in mano. E cantava una vecchia canzone di Jeff Buckley… una vecchia canzone religiosa…... una vecchia canzone di Pasqua o di queste feste qua, dove la gente va in chiesa, o va in vacanza, o magari resta a casa perché piove, e si guarda una decina di film, ascolta una decina di cd, e non fa un cazzo. E cantava sto “halleluja” che non vuol dire niente o almeno a me non diceva proprio niente… ma suonava bene… ma a me non diceva niente… ma suonava bene… e camminava a piedi nudi e scarpe in mano… a piedi nudi e scarpe in mano… e lasciava orme sul prato che fumavano… orme come camini accesi di case… case di talpe che stavano guardando la televisione… e sbucavano… le talpe… curiose.. ovunque… tutte col telecomando in mano… talpe col telecomando in mano… curiose e sorprese come me… E lei cantava “halleluja”… cazzo se la cantava bene… lei e tutte ste cazzo di talpe con il telecomando in mano e gli occhiali… talpe con gli occhiali. Cominciai a ridere in silenzio, a ridere con il fegato, con il pancreas, con l’intestino… tutti i miei organi ridevano in silenzio… per non spaventarle... lei e le talpe... le talpe e lei... finché non spensero tutto, anche la musica, col telecomando... e tornarono a casa... le talpe e lei... lei e le talpe. Stavo per andarmene... quando vidi una talpa tra i miei piedi... una talpa con gli occhiali e il telecomando in mano... e me lo puntò... e mi accese.
domenica 21 aprile 2013
sabato 20 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
Coscienza
- Senti, ma dov'è la coscienza?
- È lì.
- Ma dai!
- Oh, già!
- Ma pensa te!
- Da non crederci!
- L’avessi saputo prima…
- Quante cose…
- Quante cose…
- Già…
- Beh, io vado…
- Ciao
- Ciao
Fece una decina di metri…
- Ehi tu?
- Dici a me!
- Che fai, la lasci qui?
- Urca! Neanche il tempo di scoprirla che già la dimenticavo!
- Ma dai!
- Oh, già!
- Ma pensa te!
- Da non crederci!
- L’avessi saputo prima…
- Quante cose…
- Quante cose…
- Già…
- Beh, io vado…
- Ciao
- Ciao
Fece una decina di metri…
- Ehi tu?
- Dici a me!
- Che fai, la lasci qui?
- Urca! Neanche il tempo di scoprirla che già la dimenticavo!
giovedì 18 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
Fazzoletto bianco
E le cadde un fazzoletto bianco… ed io lo lasciai lì, a
terra.
- Perché non me lo hai raccolto?
- Perché non me lo hai chiesto?
- Queste cose si fanno per cortesia…
- Non sono in questa fase!
- E in quale fase sei?
- In quella.
- In quella?
Sensi di colpa
- Sono immersa nei sensi di colpa, che cavolo faccio?
- Volevi dire: "cazzo"!
- Infatti! Che cazzo faccio?
- Trovati un buon avvocato!
- Volevi dire: "cazzo"!
- Infatti! Che cazzo faccio?
- Trovati un buon avvocato!
lunedì 15 aprile 2013
domenica 14 aprile 2013
Voglia di sapere
- Senti cara...
- Dimmi caro...
- Ho un cosa da dirti...
- Muoio dalla voglia di saperla...
e le sussurrò quella cosa all'orecchio...
E lei spirò!
- Dimmi caro...
- Ho un cosa da dirti...
- Muoio dalla voglia di saperla...
e le sussurrò quella cosa all'orecchio...
E lei spirò!
venerdì 12 aprile 2013
Colesterolo
- Qual è il più grande senso di colpa?
- Il cibo...
- Dici?
- Il colesterolo, quando si attacca alle tue arterie...
- Fastidioso!
- Guarda non mi far parlare...
- Il cibo...
- Dici?
- Il colesterolo, quando si attacca alle tue arterie...
- Fastidioso!
- Guarda non mi far parlare...
giovedì 11 aprile 2013
Sei uno stronzo
- Sei uno stronzo!
- Perché?
- Ma come perché… non hai sentimenti.
- Non capisco!
- Non capisci?
- No!
- Te la fai con tutte!
- Non proprio tutte, dai!
- E tutte le cose belle che mi hai detto, eh? Tutto l’amore
che hai profuso per me, eh? Era falso?
- Certo che no!
- E allora?
- Allora cosa?
- Ti sembra giusto che tu possa dirlo ad altre?
- Ma io le cose che ti ho detto le dico anche al mio cane.
- Come sarebbe a dire! Io e il tuo cane siamo la stessa
cosa?
- No... vi amo allo stesso modo!
- Come quest’albero ad esempio…
- Certo, come quest’albero!
- Mi fai schifo! Falso, falso!
E se ne andò
Nel frattempo arrivò la venditrice di fuffa.
- Chi era?
- Non lo so!
Una giornata di sole
- Ho appena venduto una giornata di sole - disse la venditrice di fuffa.
- Oggi?
- No, quella di ieri!
- Ah, beh, allora ha fatto un affare...
- E' quello che gli ho detto pure io!
- Oggi?
- No, quella di ieri!
- Ah, beh, allora ha fatto un affare...
- E' quello che gli ho detto pure io!
mercoledì 10 aprile 2013
Certezze
- Certezze... capito... ho bisogno di certezze...
- Chiuditi in una prigione... eh...
- Eh?
- E butta via la chiave!
- Chiuditi in una prigione... eh...
- Eh?
- E butta via la chiave!
lunedì 8 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
Intuito
- Ogni volta che seguo l'istinto commetto errori banali!
- Segui l'intuito!
- Che differenza c'è?
- Annusa... annusa come un cane!
- Segui l'intuito!
- Che differenza c'è?
- Annusa... annusa come un cane!
giovedì 4 aprile 2013
Sempre per caso
E sbucò così all’improvviso, per caso.
Il caso volle che si voltò. Ancora e sempre lei.
Il caso volle che si voltò. Ancora e sempre lei.
Mi venne incontro ed io me ne andai… Mi venne incontro ed io
me ne andai…
- Ehi… ma dove vai?
lunedì 1 aprile 2013
Halleluja
E sbucò così all’improvviso, per caso.
Il caso volle che si voltò. Lei.
Camminava a piedi nudi con le scarpe in mano… a piedi nudi con le scarpe in mano. E cantava una vecchia canzone di Jeff Buckley… una vecchia canzone religiosa…... una vecchia canzone di Pasqua o di queste feste qua, dove la gente va in chiesa, o va in vacanza, o magari resta a casa perché piove, e si guarda una decina di film, ascolta una decina di cd, e non fa un cazzo. E cantava sto “halleluja” che non vuol dire niente o almeno a me non diceva proprio niente… ma suonava bene… ma a me non diceva niente… ma suonava bene… e camminava a piedi nudi e scarpe in mano… a piedi nudi e scarpe in mano… e lasciava orme sul prato che fumavano… orme come camini accesi di case… case di talpe che stavano guardando la televisione… e sbucavano… le talpe… curiose.. ovunque… tutte col telecomando in mano… talpe col telecomando in mano… curiose e sorprese come me… E lei cantava “halleluja”… cazzo se la cantava bene… lei e tutte ste cazzo di talpe con il telecomando in mano e gli occhiali… talpe con gli occhiali. Cominciai a ridere in silenzio, a ridere con il fegato, con il pancreas, con l’intestino… tutti i miei organi ridevano in silenzio… per non spaventarle... lei e le talpe... le talpe e lei... finché non spensero tutto, anche la musica, col telecomando... e tornarono a casa... le talpe e lei... lei e le talpe. Stavo per andarmene... quando vidi una talpa tra i miei piedi... una talpa con gli occhiali e il telecomando in mano... e me lo puntò... e mi accese.
Il caso volle che si voltò. Lei.
Camminava a piedi nudi con le scarpe in mano… a piedi nudi con le scarpe in mano. E cantava una vecchia canzone di Jeff Buckley… una vecchia canzone religiosa…... una vecchia canzone di Pasqua o di queste feste qua, dove la gente va in chiesa, o va in vacanza, o magari resta a casa perché piove, e si guarda una decina di film, ascolta una decina di cd, e non fa un cazzo. E cantava sto “halleluja” che non vuol dire niente o almeno a me non diceva proprio niente… ma suonava bene… ma a me non diceva niente… ma suonava bene… e camminava a piedi nudi e scarpe in mano… a piedi nudi e scarpe in mano… e lasciava orme sul prato che fumavano… orme come camini accesi di case… case di talpe che stavano guardando la televisione… e sbucavano… le talpe… curiose.. ovunque… tutte col telecomando in mano… talpe col telecomando in mano… curiose e sorprese come me… E lei cantava “halleluja”… cazzo se la cantava bene… lei e tutte ste cazzo di talpe con il telecomando in mano e gli occhiali… talpe con gli occhiali. Cominciai a ridere in silenzio, a ridere con il fegato, con il pancreas, con l’intestino… tutti i miei organi ridevano in silenzio… per non spaventarle... lei e le talpe... le talpe e lei... finché non spensero tutto, anche la musica, col telecomando... e tornarono a casa... le talpe e lei... lei e le talpe. Stavo per andarmene... quando vidi una talpa tra i miei piedi... una talpa con gli occhiali e il telecomando in mano... e me lo puntò... e mi accese.
Cazzate varie
- Io non so perché?
- Cioè?
- Cioè… non so perché del cielo, della terra, del mare e
cazzate varie.
- Mi interessano le cazzate varie…
- Le cazzate varie sono quello che non c’è…
- E cosa ti manca?
- Non lo so…
- Manco io…
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