giovedì 22 febbraio 2018

Febbraio

Era una sera di febbraio, e febbraio è un mese di poche parole, è un sms, è un appuntamento veloce, un cappotto corto, una gonna a tubo, una maglia a girocollo. Febbraio è due piccoli seni, le caviglie magre, la frangia negli occhi, la pelle bianca sulle guance. Febbraio è un paradosso, febbraio ti stava appiccicato addosso. Potevi togliere o aggiungere giorni, potevi tornare o andartene, potevi fare un po' come cazzo ti pare. Ti ricordi, era un anno bisestile, e quel giorno,... era un giorno in più, come te, che sei sempre stata in più, in diverse occasioni. Eri in più quando mancava qualcosa, eri in più quando non c'era posto, eri in più a ogni costo. Febbraio è come stare al cinema e uscire prima, prima che finisca, è come scopare con qualche indumento addosso, è il fremito, è la foga nello spingere, nel restare aggrappato, a bocca aperta, con la lingua di fuori, con la voglia di scappare, e farsi del male per stare bene... febbraio non dovrebbe mai finire.
Era una sera... poi, nella notte, venne un mese pieno, un mese intero.

L'immagine può contenere: pianta, albero, scarpe, spazio all'aperto e natura

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