venerdì 13 settembre 2013

E poi ti accorgi 2



E poi ti accorgi che devi farti furbo se no ti fregano, sempre se non ti hanno già fregato.
E poi ti accorgi che non esiste dentifricio che sbianca i denti neanche se li tieni stretti per non sentire il dolore.
E poi ti accorgi che un’opinione è pur sempre un’opinione e va rispettata per quello che è, cioè un’opinione.
E poi ti accorgi che l’Ulisse di James Joyce è una gran cazzata dato che mancano personaggi del calibro della Maga Circe, di Polifemo e di Nausicaa, per citarne alcuni.
E poi ti accorgi che dai il meglio quando non ce la fai più, e prima, quando ce la facevi, era meglio non farlo.
E poi ti accorgi che parli al gatto e gli dici che col cazzo trent’anni fa quelli come te mangiavano Gourmet.
E poi ti accorgi che ultimamente i sabati sera li passi a bere un paio di Bourbon ginger ale, e non capisci perché qualche sabato sera prima li passavi con un paio di grappe di moscato morbide.
E poi ti accorgi che se le pecore le sposti di gregge sempre pecore restano, a meno che, tu non ti trovi nella vecchia fattoria di Orwell.
E poi ti accorgi che l’idiota di Dostoevskjj è tutt’altro che idiota e che non dovete credere a quello che vi dicono quando vi danno dell’idiota.
E poi ti accorgi che fumare fa sempre male agli altri, a quelli che non fumano.
E poi ti accorgi che non vuoi più smetterla di accorgerti.

 


 

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