lunedì 18 novembre 2013

Daniela



È tempo di lasciare fluire il fiume
Le cellule si possono rinfrescare
Universi infiniti formano galassie interne e demoliscono dighe.
Piccoli atomi indivisibili s’innamorano
E accendono candele in chiesa
Il silenzio penetra dalle vetrate
I colori dalla preghiera.
Afferro i semi delle mie sconfitte
E li lancio nel campo delle possibilità
Riconosco il lato oscuro dell’aratro
In ogni solco rivedo la mia sessualità.
Due amanti sfocati mi sono davanti
Uniti come la coda sulla mia testa
Rimango ancora a parlare coi santi
La borsa è aperta con quello che resta.


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