martedì 14 febbraio 2017

San Valentino

Mi sedetti accanto a lei come faccio di solito. Mi siedo sempre accanto di solito. Mi piace sedermi accanto, di solito. Mai di fronte, se non poche volte. Di fronte è una sfida infinita, di fianco è compagnia bella. La panchina era fresca quel giorno di San Valentino, più fresca della vernice fresca, da restarci appiccicati. Lei se ne stava in attesa di qualcosa che potesse dare un senso alla giornata. A San Valentino potrebbero capitare delle sparatorie. In quel caso eravamo... disarmati, o meglio, disarmanti, senza tanti giri di parole.
– Non pensi, che a volte, quello che fai non basti? – mi chiese senza tanti fronzoli.
– Sì, quella sensazione di non raggiungere… – risposi forse girandoci intorno.
Aveva un viso di chi è a disposizione, di chi ha sempre qualcosa da offrire, di chi correrebbe in ogni circostanza, di chi è sempre pronta per una carezza, di chi...
Nei suoi occhi c’era la capacità di non disturbare, di non lamentarsi, di essere assente per lasciare campo aperto agli altri, di...
Era un’ottima spalla, nel vero gergo teatrale, sapeva far emergere il talento di chi le stava vicino e offriva con cortesia la sua energia fino a scaricarsi. La sua generosità era palpabile, tangibile, eccessiva, era…
L’avevo percepita, diamine se l’avevo percepita, mi sentivo alla grande, all’ennesima potenza, all’... Il suo silenzio, decisamente un toccasana, il suo…
Ebbi l’ardire di farle una sciocca domanda, quelle che nascono dal nulla.
– Vorresti un regalo?
– Vorrei essere sorpresa!



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