venerdì 26 ottobre 2018

Aisha

Erano seduti come se stessero attendendo il futuro prossimo, il suono preciso dell'autunno che soffia sulle foglie labili, greggi spirituali di campanelle vibranti, faticosamente ancora appese sui rami invecchiati al sole d'estate. Matt e Robin stavano lì a respirare un fresco venticello, nato dall'incrocio di refoli d'aria disordinati, giunti in orario dalle montagne e dall'oceano come treni merci senza destinazione, senza stazioni, senza luoghi attesi, un misto di dolce e salato. Matt era un ragazzo particolare, Robin era un signore più particolare di Matt.
- Senti, Robin, ti devo parlare di una ragazza.
- Come si chiama?
- Aisha.
Aisha era partita dall'Italia per Boston mesi prima, per fare una foto proprio a quella panchina dove stavano seduti sopra Matt e Robin.
- Ne conosci il motivo? - chiese Robin.
- No, però conosco la storia di Aisha.
Aisha nacque in una zona sperduta di montagna, sulle Alpi Graie, due o tre decadi fa. Quando venne al mondo non pianse, Aisha incredibilmente rise di brutto. Non faceva altro che ridere anche quando era l'ora della poppata, spruzzava latte materno in ogni dove, rischiando di rimanere soffocata. Sua madre, maestra elementare che adorava i libri di Edgar Allan Poe, non sapeva come farla smettere, soprattutto di notte, quando teneva svegli anche il gallo, il cane, i conigli, le capre e i due leocorni. Era una neonata che si spanciava dalle risate. Perché ridesse nessuno lo sapeva, a parte, forse, i due leocorni che sogghignavano sornioni in disparte. Qualche mese dopo, sua madre, mentre leggeva "Quattro bestie in una", la prese in braccio e provò a farle dire qualcosa.
- Aisha, guardami. Prova a dire ma... ma... mam... ma...
- Ma... ma... ma... Massachusetts.

- Matt, va da lei e falla piangere.
- Dove sono le Alpi Graie?
- Da quella parte.
- Grazie Robin.
- Di nulla Matt...
Matt si alzò, si mise l'indice in bocca, poi, ascoltò col dito umido la direzione del vento, e si allontanò come un cow boy appena sceso da cavallo.
- Matt? - urlò Robin.
- Dimmi...
- Come cazzo si scrive Massachusetts?
- Non lo so... nessuno lo sa a Boston.
All'improvviso, da nuvole di treni a vapore giunti in orario, destinazione lago di Michigan, caddero lacrime di gioia sul Mystic River di Boston capitale del Massachusetts.

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