domenica 30 dicembre 2012

Sparire

Lei era lì, seduta accanto a me, sulla sinistra. E si guardava i piedi, e aveva i gomiti sulle ginocchia e le mani sulle guance, e stava lì, accanto a me, sulla sinistra. Poi si voltò, senza un motivo, e mi sorrise, sapendo che già la guardavo da tempo. Aveva un sorriso bianco dove usciva del vento caldo, troppo caldo per essere inverno. La guardai come si guarda un sorriso, giusto quel tempo, né un minuto di più né un minuto di meno, il tempo giusto per un sorriso. Ed è proprio allo scadere del tempo che le chiesi questo:
-Che ne dici di sparire!
-Spariamo!
E facemmo fuoco.




 

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