Entro alla posta perché c’è sempre un prezzo da pagare. Mi
guardo intorno e chiedo:
- Chi è l’ultimo?
Si gira lei occhi limpidi e disordinati.
- Io!
La guardo bene come quando mi guardo allo specchio.
- Bene.
Tocca a lei e va verso lo sportello… e le guardo il culo. Non
chiedetemi il perché… succede…
però i miei occhi restano a fissare le sue gambe leggermente
arcuate.
Ne rimango affascinato.
Sono le sue gambe, la mia attenzione.
Quel difetto che lei tende a coprire con gonna lunga come
tenda.
Si gira e mi sorride come se sapesse…
- Sei sposata? – le dico
- Sì! Mi spiace!
Che bello quel “mi spiace”.
- Ok! Sarà per la prossima vita!
E ride. E ridono tutti anche le anziane signore.
Lei esce. Chiude la porta. E fa tre passi… poi torna!
- E dove ti trovo?
- Seduto su di una panchina, baby!
Nessun commento:
Posta un commento