giovedì 31 gennaio 2013

Posta


Entro alla posta perché c’è sempre un prezzo da pagare. Mi guardo intorno e chiedo:

- Chi è l’ultimo?

Si gira lei occhi limpidi e disordinati.

- Io!

La guardo bene come quando mi guardo allo specchio.

- Bene.

Tocca a lei e va verso lo sportello… e le guardo il culo. Non chiedetemi il perché… succede…

però i miei occhi restano a fissare le sue gambe leggermente arcuate.

Ne rimango affascinato.

Sono le sue gambe, la mia attenzione.

Quel difetto che lei tende a coprire con gonna lunga come tenda.

Si gira e mi sorride come se sapesse…

- Sei sposata? – le dico

- Sì! Mi spiace!

Che bello quel “mi spiace”.

- Ok! Sarà per la prossima vita!

E ride. E ridono tutti anche le anziane signore.

Lei esce. Chiude la porta. E fa tre passi… poi torna!

- E dove ti trovo?

- Seduto su di una panchina, baby!

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