venerdì 3 maggio 2013

La storia della panchina con la carrozzella incatenata ad essa

E la panchina disse…
- Ma sta storia che sei qua incatenata a me?
E la carrozzella rispose…
- Ma che ne so… S’è rubato la mia schiena e ha cominciato a camminare…
- Chi?
- Uno che sembrava fermo…
- Miracolo…
- Qualcuno lo definirebbe così…
- E adesso?
- Ci attacchiamo al tram…
- Ma non ci sono le rotaie…
- Qualcosa passerà…
- Passa sempre qualcosa di qua…
- Gente che sale…
- E gente che scende…
- Sei maschio o femmina?
- Che importanza ha?
- Nessuna… era per dire…
- Credi in Dio?
- Ahahahahahaha ma va a cagare!
- Fumi?
- Solo il lunedì…
- Che giorno è?
- Uno come tanti…
- E’ bello sparate cazzate con te…
- Sarà perché ho le ruote…
- Ma che c’entra?
- Nulla…
- Appunto…
- Mi ci vorrebbe un telefonino…
- Mi ci vorrebbe una cartina…
- Fumi?
- Solo il lunedì…
- Che giorno è?
- Ma che cazzo ne so!
- Sta arrivando l’autobus…
- E’ in ritardo di 5 minuti…
- Non funziona mai un cazzo in questo paese…
- Per chi hai votato?
- Movimento…
- Ah, no… io sono per la stabilità…
- Non si metteranno mai d’accordo…
- Funziona così da secoli…
- Forse ci piace così…
- Forse…
E rimasero finalmente in silenzio per 10 minuti, perché in fin dei conti non c’era più un cazzo da dire…
- A che ora passa il prossimo autobus?
- Tra mezzora…
- Sarà in ritardo…
- Come sempre…




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