Aveva un tic. Apriva le narici del naso e sbatteva tre volte gli occhi. Era davanti a me e mi faceva due occhiolini: non uno, ben due. Li faceva bene. Non potei far altro che innamorarmi all'istante. Più lo faceva e più mi innamoravo. Rimasi a osservarla così tanto che tornai a casa con il suo tic sulla mia faccia.
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