Sono stato
per un lungo periodo dentro al cellulare. Ero un sacco di gente, tanti numeri e
tante fotografie. Capitava che nello stesso istante ero a New York, Londra e a
Damasco a fare la guerra. Ho anche tagliato una testa. Ma le vacanze alle
Dolomiti restano la mia estate più fresca. A volte mi spavento quando scorro:
divento aggressivo, razzista per non dire assassino; una volta ero pure un
bambino morto. Ho paura a stare dentro al cellulare, troppe cose passano e mi
fanno male. Non mangiare quello, vai a protestare, devi essere felice, non ti
meravigliare. Quante cose nel cellulare, e a volte mi chiamo solo per vedermi
squillare, e mi tocca rispondere. Mi faccio anche offerte vantaggiose che io
rifiuto perché non ho tempo da perdere. Dentro al cellulare, mah! non si sta
poi così male. C’è la musica, le opere d’arte, i film, tante belle parole. Mi
sono anche innamorato un sacco di volte, ho scritto poesie e ho fatto anche le cose
sporche. Poi, la sera vado a dormire e metto la sveglia, e lo appoggio sotto il
cuscino, il cellulare, a portata di mano. Sono stato per un lungo periodo
dentro al cellulare, poi sono uscito un attimo, solo per andare a cagare.
Adesso torno
indietro al 1967…Il cellulare da errore… Suona… drinnn drinnn- Pronto? Pronto? Pronto? Pronto?...
Bisogna essere pronti dentro al cellulare.
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