sabato 19 settembre 2015

Dentro al cellulare


Sono stato per un lungo periodo dentro al cellulare. Ero un sacco di gente, tanti numeri e tante fotografie. Capitava che nello stesso istante ero a New York, Londra e a Damasco a fare la guerra. Ho anche tagliato una testa. Ma le vacanze alle Dolomiti restano la mia estate più fresca. A volte mi spavento quando scorro: divento aggressivo, razzista per non dire assassino; una volta ero pure un bambino morto. Ho paura a stare dentro al cellulare, troppe cose passano e mi fanno male. Non mangiare quello, vai a protestare, devi essere felice, non ti meravigliare. Quante cose nel cellulare, e a volte mi chiamo solo per vedermi squillare, e mi tocca rispondere. Mi faccio anche offerte vantaggiose che io rifiuto perché non ho tempo da perdere. Dentro al cellulare, mah! non si sta poi così male. C’è la musica, le opere d’arte, i film, tante belle parole. Mi sono anche innamorato un sacco di volte, ho scritto poesie e ho fatto anche le cose sporche. Poi, la sera vado a dormire e metto la sveglia, e lo appoggio sotto il cuscino, il cellulare, a portata di mano. Sono stato per un lungo periodo dentro al cellulare, poi sono uscito un attimo, solo per andare a cagare.
Adesso torno indietro al 1967…Il cellulare da errore… Suona… drinnn drinnn
- Pronto? Pronto? Pronto? Pronto?...
Bisogna essere pronti dentro al cellulare.

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