lunedì 21 marzo 2016

Ogni giorno

Si svegliò una mattina e decise di fissarsi degli appuntamenti giornalieri in luoghi a lui sconosciuti. A volte andava in macchina, a volte andava a piedi. Non aveva stabilito un’ora particolare del giorno, quando gli scattava qualcosa dentro, lui usciva di casa. Per diversi mesi, nelle ventiquattrore, trovava un posto dove fermarsi ad aspettare. Non sapeva ancora chi dovesse incontrare ma era sicuro che prima o poi lo avrebbe scoperto. Fermate degli autobus, prati, boschi, supermercati e cime di montagne. Un giorno andò addirittura al mare e ci rimase solo pochi secondi, aveva fretta di tornare. Aveva ormai visitato centinaia di luoghi e nessuno era arrivato a questi suoi bizzarri appuntamenti. Pensò, una mattina a casa mentre beveva il caffèlatte, che, forse, quando era andato in montagna doveva andare al mare e quando era nel bosco doveva andare nel prato.
- Non è che sbaglio luogo ogni volta? – si disse seccato.
Prese una cartina e la guardò attentamente. Fece dei punti ben marcati su dove era stato, e li unì come un bambino. Alcune linee erano dritte, altre erano curve. Ci mise il tempo necessario per scoprire che, quello che si era creato davanti, aveva le sue sembianze.
- Non ci credo! – disse ad alta voce.
- Vai a farti un giro.
Quindi, fece tutto a ritroso e incontrò un sacco di gente.
- La tua faccia l’ho già vista.
- Non è la mia, è di un mio conoscente.




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