mercoledì 11 novembre 2015

E fino a qui

Lei e lui.
E fino a qui…
Passeggiavano per mano stringendo la sera. La luna si era presentata silenziosa come un portachiavi tra le dita, e il vento, agitando i rami, aveva spazzolato il cielo lasciando un suono leggero di chiavi, quelle che aprono orizzonti. Sullo sfondo, dove il fiume diventava un punto, colori simili a bucce di arance e di limoni, trasportati dal corso d’acqua, rivestivano il letto di lenzuola rosse messe con cura dal sole che andava a dormire.
E fino a qui…
Lui la prese in braccio come una sposa, e corse verso la riva. Lei rideva timorosa.
- Adesso ti butto! – le disse credendosi un pittore astratto.
- Ti prego, non farlo!
- Volevo solo dipingere…
Un tizio fece una foto.
E fino a qui…
Andarono a cena. Lei asciutta, lui con le punte delle scarpe piene d’acqua. Mangiarono sushi con le mani, in un locale di gente con gli occhi diversi dai loro. Leccandosi le dita dal riso facevano l’amore senza svestirsi. Il riso stava dappertutto, nei piatti, negli occhi della gente e nelle loro bocche.  
- Stiamo bene…
- Sì, dai…
E fino a qui… poche parole.
C’è una cosa, qualcosa che non vi ho detto. Tutta questa storia, lei e lui, l’avevano solo immaginata. E tutto questo mentre si andavano incontro come una storia già vista.
E fino a qui...

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