domenica 8 novembre 2015

Novembre


Avevi i raggi del sole nei capelli. Come fiamme laterali, accendevi le punte e mi riscaldavi le tempie. Per sentire meglio il calore avevo chiuso gli occhi, intorno a uno spazio considerevole.
- La terra si muove! – ti dissi.
Tu ti mettesti a ridere alimentando il fuoco. La mia faccia era un asteroide incredulo che si era fermato a osservare la luce, una piccola eclissi, un momento di fermo immagine. Volevo solo togliere qualche raggio al mondo circostante, ne avevo bisogno. Dentro il mio stomaco si era acceso un fiammifero solo per rosicchiare il buio. Io ero dentro a digerire qualcosa di storto, un reflusso quotidiano, quelle cose che ti porti dietro, i soliti cubetti di ghiaccio.
- Comincia a far freddo!
- È novembre!
Frasi ovvie dette sul tappeto volante.
- Dove mi porti?
- Dove nascono le meteore.


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