venerdì 11 dicembre 2015

Le origini di "Liberi tutti"

Adesso vi racconto brevemente come è nato “Liberi tutti”.
Circa nove anni fa stavo con una tipa, ed ero follemente innamorato di lei – succede.
Questa storia aveva avuto un inizio magico, quegli inizi che un po’ tutti vorrebbero, basato su coincidenze, sincronicità, déjà vu, che se solo le raccontassi qua non ci credereste.
Ma non è questo il punto di cui voglio parlare, ma sul perché io un giorno decisi di scrivere un libro – come la maggior parte degli italiani che non hanno un cazzo da fare.
La relazione era agli sgoccioli, quindi, bastava veramente poco perché finisse, e quel poco fu un tizio che la corteggiò regalandole un libro di un famoso scrittore – regalate libri alle donne mi verrebbe da consigliare.
Sta di fatto che lei lo lesse, e ci lasciammo.
Il giorno dopo scrissi “Liberi tutti”.
Ci impiegai venti giorni.
Poi glielo spedì.
Ora ho molta tenerezza per quel ragazzo non ancora quarantenne che scriveva come un adolescente.
Quel libro era una rivalsa, un modo per dirle che...
“Senti, bella! Lui ti avrà anche conquistato, facendo il figo, con un libro scritto da uno scrittore conosciuto, ma io, bella, ti lascio andare con un libro scritto da me che scrivo alla cazzo di cane”.
Sì, forse era una cazzata, ma allora la pensavo così, e mi piaceva pensarla così.
Il giorno dopo entrai in una biblioteca, un luogo a me sconosciuto, e conobbi Cicerone.
Vi saluto brava gente.

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