Un giorno come altri, successe un evento reale,così reale che la fantasia prese il sopravvento. Un vigile urbano si avvicinò ad un ragazzo, che non era più tanto un ragazzo e chiese:
-Scusi!
-Dica!
-Perché fotografa questa panchina?
-Perché...
-Scusi!
-Dica!
-Perché fotografa questa panchina?
-Perché...
sono un venditore di incipit.
-Un venditore de che?
-Incipit!
-E in cosa consiste questa vendita di…
-Incipit!
-Eh… quella roba lì.
-Guardi lei mi da una data e un’ora ed io le formulo un incipit. Deve sapere che ogni minuto cambia... l’incipit... deve essere molto preciso, perché io sono una persona precisa. Il costo è di dieci euro a parola più le punteggiature.
Il vigile rimase sbigottito per qualche secondo, poi chiese ancora:
-È sicuro di stare bene?
-Mai stato meglio in vita mia.
-La tengo d’occhio – disse allontanandosi.
-Un venditore de che?
-Incipit!
-E in cosa consiste questa vendita di…
-Incipit!
-Eh… quella roba lì.
-Guardi lei mi da una data e un’ora ed io le formulo un incipit. Deve sapere che ogni minuto cambia... l’incipit... deve essere molto preciso, perché io sono una persona precisa. Il costo è di dieci euro a parola più le punteggiature.
Il vigile rimase sbigottito per qualche secondo, poi chiese ancora:
-È sicuro di stare bene?
-Mai stato meglio in vita mia.
-La tengo d’occhio – disse allontanandosi.
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