domenica 28 giugno 2015

Giochi pericolosi


Ti vengo a prendere i polsi e mi porto le tue mani negli occhi.
Giochi pericolosi, senza identità, senza nomi.
Non siamo certi, siamo solo alcuni.
Non dirmi che ti faccio male, ho appena respirato i tuoi palmi.
Sanno di prati dove ho perso i sensi,
Tutti quanti.
Voglio sporcarmi.
Mi rotolo tra i tuoi fili,
Mi aggrappo ai ciuffi,
L’erba e i tuoi capelli.
Più li tagli, più crescono fiori.
Sento il canto degli usignoli.
Escono dai nidi e ci liberano dai vermi.
Ma non ti accorgi?
Sei il mio tavolo verde e mi gioco i miei averi.
Punto sul tuo luogo,
Porto la mia cesta,
Porto il mio tesoro.
La pallina corre sulla sponda,
Facciamo merenda.
Sembra un ciclista,
Solitario,
Sulla pista.
Ruota come quella mela che ti è sfuggita di mano.
È in quel frangente che ti amo.
È in quel frangente che mi gioco tutto.
Non guardo.
Non mi dire che ho perso.
La mela sta saltellando.
Qual è il numero che hai puntato?
Non me lo ricordo.

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