mercoledì 17 giugno 2015

Le gambe di mia madre

Non so come sia accaduto. Le avevo massaggiate per ore: dalle sei del mattino fino alle nove. Avanti e indietro come il mare. Anni fa feci un corso per linfodrenaggio che non avevo mai esercitato fino a quel giorno. Aveva due gambe perfette. Lisce senza vene e senza grinze. Erano bianche, magre, dritte da far invidia a una ventenne. Mio padre disse che le avrebbe comprato una minigonna giusto per ammirarle. Eppure stavano su quel corpo che stava per spegnersi inesorabilmente. Erano belle, così come le ho descritte.
- Hai delle belle gambe!
Lei non rispose. Avevo paura che non mi sentisse, o peggio, non mi riconoscesse.
- Sai chi sono? – le chiesi avvicinandomi al suo viso.
Lei aprì gli occhi. Allungò le sue braccia ormai pelle ossa e mise a posto il colletto della mia camicia, e con un rantolo di voce, disse:
- Sei la mia vita!

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