giovedì 9 luglio 2015

La falesia


Mi svegliai con la faccia sulla sabbia. Il sole sorgeva e graffiava la mia schiena. Ero naufragato con la mia zattera senza una bussola e neanche una cartina. Le forze le avevo impiegate per salvare la pelle ustionata dal sale. Respiravo a fatica in quel luogo misterioso, dove una falesia davanti a me, s’innalzava impetuosa verso il cielo, troppo azzurro per essere vero. Mi trovavo in un’insenatura chiuso da quella costa rocciosa. Dietro di me il mare. Quella piccola spiaggia era l’unica via di uscita perché non ero in grado di arrampicarmi, non lo avevo mai fatto in vita mia. Rimasi a fissare quella fascia di granito, per capire quanto potesse essere alta, e a immaginarmi cosa potesse esserci sulla cima. Sicuramente prati verdi e vallate fertili. Quando vidi che si muoveva come una colonna vertebrale di una sirena, pensai a un’allucinazione. Spuntarono due scapole di angelo e nervature mobili di serpente. La roccia respirava. Ondulava tutto, e trattenni il fiato, e diventai rigido come la pietra. Vidi uno spostamento naturale, piccole frane, una testa e un seno che spuntava.
Eri tu, appena sveglia, con gli occhi piccoli come i capezzoli. Eri immensa in quella posizione a forma di treccia, con i capelli che assomigliavano a foreste trasversali dove gli alberi stanno aggrappati alla rupe da radici solide. Ti avevo trovato leggendo il tuo corpo in quella forma a elica. C’era scritto tutta l’eternità, tutte le tue ere, tutte le tue reincarnazioni. Un pezzo di DNA davanti ai miei occhi, unità ripetute di milioni di filamenti. Io ero in ognuno di quelli come lunghi percorsi da affrontare, come strade che non chiedono altro di essere attraversate, e ogni volta che mi perdevo, ogni volta che ti voltavi, trovavi i miei occhi felici come onde del mare che sbattono sugli scogli. Erano miliardi di incontri, di spostamenti, di svolte e di naufragi. Li ricordai tutti: sia quelli passati che quelli futuri.
La falesia davanti a me era la tua schiena che eternamente freme, il mare dietro, la nostra vita insieme.

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