lunedì 7 novembre 2016

La ragazza che stendeva le lenzuola nel parco

Era una ragazza che stendeva le lenzuola nel parco. Arrivava con un grande cesto di lenzuola bianche e un foulard in testa. Prendeva un filo avvolgibile e lo legava con cura, in punta dei piedi, tra due piante che stavano nella giusta distanza. Si metteva le mollette in bocca e stendeva le lenzuola. Acchiappava le due estremità con le dita, sollevava il panno e lo lanciava. Lui, come un saltatore alla Fosbury che non supera col corpo l’asticella, si adagiava sul filo piegando...si perfettamente al centro. Un gesto lieve, eseguito con una forza precisa come se gli fosse arrivata una palla da alzare per una schiacciata. Ogni giorno, che c’era sole, lei stendeva. Quando aveva finito correva intorno, nascondendosi, per sbucare all’improvviso. Giocava da sola. Ci infilava la faccia nelle lenzuola, oppure, ci si attorcigliava. Forse voleva dare forma alle sue fantasie. Un giorno non la vidi. Sembrava che qualcuno avesse cancellato un dipinto da un quadro. Quello spazio vuoto tra le due piante era peggio di un tradimento. Provai sinceramente disagio, quindi, andai a casa e misi tutte le lenzuola che avevo in lavatrice, e le portai, in braccio, di corsa, nel parco. Passai il filo tra le piante, in punta dei piedi, e stesi le lenzuola con le mollette nella bocca. Stesso gesto, stesso salto in alto, stessa palla alzata. Cominciai a correrci intorno e ci misi la faccia dentro. Quando ebbi il fiato corto mi sdraiai a terra e iniziai a ridere guardando il cielo che si faceva grigio. E piovve sulla mia faccia. Quando mi tirai su, vidi lei con una molletta in bocca.
– Scusami… – le dissi imbarazzato – stavo…
– O isto osa avi acendo…
Presi una molletta anche io e me la misi in bocca.
– Erché on ei enuta ogi?
– Erché ioveva, itrullo!
Nessuno mi aveva mai dato del citrullo con una molletta in bocca in un giorno di pioggia.
Ci avvicinammo e incastrammo le due mollette.
Il giorno dopo era sempre una ragazza che stendeva le lenzuola nel parco con un ragazzo che teneva le mollette nella bocca.


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