domenica 6 aprile 2014

Possibile


E niente, arrivò sto qua con un basco in testa girato al contrario come quel rivoluzionario che non ricordavo il nome. Comunque, sta di fatto, che questo si sedette come si siedono gli eroi dopo una battaglia vinta. Uno stile imperioso e sicuro di chi sa il fatto suo, soprattutto perché stava sulle sue e non su quelle degli altri, particolare non di poco conto di questi tempi. Il suo sguardo era rivolto verso di me con quella sicurezza e decisione che solo chi lo capisce può intendere: due occhi che potevano rivoltare il mondo. Non ebbi dubbi. Era lui: l’uomo del tutto è possibile. Come fosse possibile che lui fosse qui non me ne capacitavo. Possibile che accadesse quello che sembrava impossibile fino a poco tempo fa? Quante possibilità c’erano che lui scegliesse me? Pochissime, anzi quasi nulle. Eppure sto qua stava qui e forse voleva dirmi qualcosa che fosse possibilmente possibile.
- Mi stavi aspettando?
- Possibile!
- Che si fa?
- Possibile che tu non lo sappia?
- Se tutto è possibile perché dovrei saperlo!

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