martedì 6 maggio 2014

Candela


Stavo seduto come una candela accesa
la mia testa era una fiamma che dondolava leggera
il mio corpo era una statua in attesa
gli occhi erano chiusi tra il fuoco e la cera.
Sentii dei piedi piccoli
passi nudi sull’erba
sogni nei cassetti
di una età ancora acerba.
Poteva essere una figlia
una goccia di rugiada sulla foglia
una pelle giovane e tersa
una bambina che si era persa.
Tutto si quietò intorno  
ci fu un’esile emozione
mi soffiò gentile sulla nuca
e persi il lume della ragione.

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