C’erano
tre panchine sole nel parco, tre sole panchine. In ogni panchina c’era seduta
una sola persona, tre persone sole. Un ragazzo, una ragazza e un vecchio.
Stavano seduti con le braccia appoggiate allo schienale e le gambe accavallate.
Si guardavano intorno, un po’ a destra e un po’ a sinistra e facevano, ogni
tanto, dei lunghi respiri di solitudine. Tutti e tre sapevano che non era usuale
andare a sedersi vicino a degli sconosciuti, perché era meglio non farlo di
questi tempi. Ma i tempi cambiarono, nel senso che uno di loro si alzò e fece
per andare via. Due passi verso la città, due lenti passi, poi si fermò, tornò
indietro e decise di andare nella direzione della ragazza.
-
Posso?- Certo.
E si sedette accanto.
- Posso darti del tu?
- Sì.
- Un giorno, di tanti anni fa, venni qui a riflettere. Avevo perso ogni cosa, sai quelle cose importanti che si perdono.
- Certo.
- Facevo lunghi respiri perché il cuore mi batteva in gola e il corpo tremava perché non riusciva a sorreggere i pensieri. Avevo un sacco di mattoni in testa che pesavano e mi fermavano la circolazione nelle spalle. Non sentii più le braccia ed ebbi paura di svenire.
Il vecchio si fermò un attimo per prendere fiato, mentre la ragazza gli sorrise.
- Vedi, ragazza, dove sei seduta tu ora c’era una ragazza come te, che guardava nella tua stessa direzione, io allora avevo quasi trent’anni, e mi chiesi se lei poteva essere la speranza. Sai, non è facile, alzarsi da una panchina e andare da una sconosciuta, capisci?
- Certo, di questi tempi…
- Già!
- E cosa le disse, se non sono troppo indiscreta?
- Quello che lessi sullo schienale di questa panchina.
Lei si girò e si mise le mani sulla bocca incredula.
- Non lo avevo neanche letto.
- Quando andai da lei non sapevo proprio cosa dire, poi questa scritta mi diede una mano.
- Che successe?
- Andammo a bere un caffè.
- Tutto qua?
- No, ne bevemmo molti…
- E quindi?
- Non lo so… volevo solo dirti questo. Ora ti saluto.
Si alzò, fece un gesto di cortesia togliendosi il cappello e si allontanò.
Quello che accadde dopo non fu importante perché i due ragazzi se ne andarono senza parlarsi e senza prendere alcun caffè, mentre il vecchio, beh, quello tornò a casa.
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