sabato 15 agosto 2015

Che si fottano

Ehi, amico mio, parlo con te. Non proviamo più brividi, capisci? Siamo tutti su sto lettino anestetizzati pronti per la chirurgia: ci tolgono un pezzo della nostra anima col bisturi. È un’ipnosi generale, credimi, siamo tanti prestigiatori. L’altro giorno ho visto una sventola di ragazza, sono andato in apnea meglio di Maiorca. Eppure quando è passata, e ho ripreso a respirare, la sventola l’ho presa sulla faccia. Svegliati, amico mio, riprendi la via, in questo mondo funzionano solo gli elettrodomestici, giusto il tempo della garanzia. Ieri si è rotta la caldaia un’altra volta e ho deciso di non lavarmi più neanche con l’acqua fredda. Ma sì, fanculo, che si fottano! Capisci che stiamo per essere invasi, ma non dagli extracomunitari ma dai luoghi comuni. Siamo poveracci, per non dire miserabili. Ce l’hai un’opinione? Tienitela, io ho smesso di pensarci. Ho solo voglia di puzzare come dice Jodorowsky:” se puzzi è facile che trovi moglie e ci fai pure dei figli!”. Amico mio, se non conosci più l’odore dell’uomo è solo colpa dei cosmetici. Adesso vado a dormire, ragazzo, perché fa freddo anche se è ferragosto, ma ricordati che i brividi sono finiti nel cesso, e che l’unica cosa che ci dovrebbe dare una benché minima soddisfazione, è tirare l’acqua, quando fuori c’è gente che ha ancora voglia di fare sesso. Ma sì, fanculo, che si fottano!

Nessun commento:

Posta un commento