martedì 18 agosto 2015

L'esistenza


La senti sulla testa che scende nello stomaco fino alle gambe che tremano. Cosa sia non lo so. Arriva senza avvertire e ti trapassa come una spada. Succede ogni giorno. È qualcosa di invisibile, non avvertibile, è una lama. Questa cosa si ripete da quando hai incominciato a nascere. È un codice indecifrabile, un segreto, una formula magica. A volte è una fitta dolorosa, altre volte è decisiva. Ti si contrae la muscolatura. La chimica interna viene stravolta. Un misto di sensazioni sprigionano movimenti: gambe che ondulano, testa che si scuote, respirazione intensa. Ti senti come una farfalla infilata da uno spillo e messa in una bacheca. Sarà questa forza gravitazionale, quest’obbligo dettato dal cielo: ognuno ha il suo angelo. Può salvarti la vita e impedirti di viverla. Una mano sulla spalla o un braccio intorno alla gola. Non puoi farci nulla. Il tuo corpo è un veicolo col pilota automatico. Miliardi di relè si accendono, spie interne si collegano. Tutto si ripete, lo stesso conflitto. Un confine. Qui c’è il bene, e lì un bene diverso. Ti conviene tenere i piedi sulla linea e fare l’equilibrista.
- Questa è l’esistenza – disse un agente dell’intelligence.
- Piacere.
- Piacere. Lei invece?
- Il cameriere.

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