La senti
sulla testa che scende nello stomaco fino alle gambe che tremano. Cosa sia non
lo so. Arriva senza avvertire e ti trapassa come una spada. Succede ogni
giorno. È qualcosa di invisibile, non avvertibile, è una lama. Questa cosa si
ripete da quando hai incominciato a nascere. È un codice indecifrabile, un
segreto, una formula magica. A volte è una fitta dolorosa, altre volte è
decisiva. Ti si contrae la muscolatura. La chimica interna viene stravolta. Un
misto di sensazioni sprigionano movimenti: gambe che ondulano, testa che si
scuote, respirazione intensa. Ti senti come una farfalla infilata da uno spillo
e messa in una bacheca. Sarà questa forza gravitazionale, quest’obbligo dettato
dal cielo: ognuno ha il suo angelo. Può salvarti la vita e impedirti di
viverla. Una mano sulla spalla o un braccio intorno alla gola. Non puoi farci
nulla. Il tuo corpo è un veicolo col pilota automatico. Miliardi di relè si
accendono, spie interne si collegano. Tutto si ripete, lo stesso conflitto. Un
confine. Qui c’è il bene, e lì un bene diverso. Ti conviene tenere i piedi
sulla linea e fare l’equilibrista.
- Questa è
l’esistenza – disse un agente dell’intelligence.- Piacere.
- Piacere. Lei invece?
- Il cameriere.
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