venerdì 21 agosto 2015

Elisabeth

Era una ragazza distratta, o forse era il mondo intorno a credere che fosse così. Fin da bambina piccola tutti i famigliari, i conoscenti, le suore e le insegnanti non facevano altro che ripeterle le stesse cose:
- Elisabeth ma non ti accorgi cosa stai facendo? Ma non ti accorgi cosa è successo? Ma non ti accorgi cosa ti ho detto?
Ogni santo giorno “non ti accorgi” veniva ripetuto fino alla nausea. Nessuno però sapeva che Beth aveva il bellissimo vizio di guardare da un’altra parte, come quel giorno che ci fu un incidente a un incrocio, e lei si girò verso il cielo, dove un gabbiano bianco volava solitario in pieno inverno. Quel giorno morì un uomo, non prima che il mondo tentasse di rianimarlo. Beth aveva questo istinto: voltava la testa nella direzione opposta. Qualcuno pensò fosse scema, e lo pensa ancora adesso. Sta di fatto che lei era molto bella, bella da morirle dietro. Gli uomini stramazzavano a terra, avrebbero fatto qualunque cosa pur di averla. Il problema era che lei non veniva capita, quindi, tutti rinunciavano liquidando la questione pensando fosse stupida. Era diventata una sorta di leggenda e nascevano scommesse quotidiane su chi fosse in grado di farsela. Ma lei guardava altrove e nessuno lo aveva mai compreso.
- Stavi fissando me? – disse un uomo che le si avvicinò.
- No, scusa, stavo scrutando la differenza dei colori che ci sono intorno, e mi sono soffermata…
- Mi stai prendendo per il culo?
Si finiva sempre con questa frase. Ogni uomo che si sentiva come scaricato chiudeva così la conversazione. Anche le ragazze la lasciarono sola etichettandola come una “gatta morta”.
- E quel ragno che tesse la tela? – le sussurrò all’orecchio un uomo in una stazione dei treni.
- Lo vedi anche tu?
- Ho seguito il tuo sguardo.
- Sei in partenza?
- No, sono l’addetto alle pulizie.
- Toglierai quella ragnatela?
- Uno che pulisce conosce tutti gli angoli sporchi del mondo.
- Ma quella è un’opera d’arte!
Ai loro piedi una formica trasportava una briciola con fatica.
- Vedi, c’è chi si accontenta delle briciole e chi ne fa una ricchezza.
- Perché i tuoi occhi sono altrove?
- Perché guardate tutti sempre nella stessa direzione?


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