giovedì 13 agosto 2015

Jack and Lady


Jack e Lady sono seduti sulla collina. La notte li avvolge come un lenzuolo di canapa. Stanno con la testa tra le nuvole per vedere se si muove qualcosa. Jack vuole solo una cosa. Lady vuole cambiare il mondo. Jack lo sa.
Solo che è il mondo a cambiare te, Lady!
Jack ha il testosterone alle stelle. Lady aspetta che gliene cada una sulla fronte. Jack vuole solo una cosa e la vuole da Lady.
Dai Lady, siamo uomini, macchine da guerra, dobbiamo sparare, non lo capisci?
In realtà Lady pensa che gli uomini siano donne travestite. Jack pensa che le donne ti fanno ammalare di labirintite.
Cade una stella.
- Ehi, Jack guarda…
Jack esprime l’unico desiderio, mentre Lady deve sceglierne uno, di un elenco infinito. Lady è indecisa e quindi ne attende almeno altre cento. Jack vuole solo quello. Jack sa di essere un animale, di voler possedere, di starci dentro. Lady lo capisce, Lady sa tutto sugli uomini, una volta che sono vuoti vorrebbero fuggire, per poi tornare pieni. Sono distributori di benzina, se non li usi prendono fuoco. Il cielo impazzisce proprio mentre Jack allunga una mano sul cuore di Lady, le prende il seno e lo stringe. Lady lo lascia fare senza togliere lo sguardo dallo spettacolo pirotecnico naturale. Jack si accorge che lei non fa una piega e toglie la mano.
- Jack!
- Dimmi Lady!
- Perché ti piaccio?
Jack ci pensa. Non se lo era mai chiesto. Per il suo corpo rotondo? Per averne possesso? Perché è pieno? Perché è un uomo? In realtà non lo sa, sa solo che vuole una cosa, e la vorrebbe da tutte le ragazze del mondo.
- Jack!
- Dimmi Lady!
- Allora… Jack, l’amore non è un gioco, nessuno deve vincere.
Lady si sdraia, si toglie l’indumento intimo più sacro e apre le gambe.
Jack come in una partita a poker si trova con un full di assi in mano, sperando che lei non stia bleffando. In quell’istante comprende che le stelle cadenti non sono solo stupide meteore, e che salvare il mondo in fondo è un modo per salvare se stessi, e che una ragazza come Lady non è una qualunque. Jack passa la mano, e fa un gesto con la testa a Lady chiedendole di andare, non prima di aver raccolto quel fazzoletto ricamato appena tolto.
- Queste, però, le prendo io! – disse Jack come se avesse vinto il piatto.
Sono passate tre settimane, Jack e Lady mangiano pesce in una trattoria sul mare.
- Jack!
- Dimmi Lady!
- Guarda sotto il tavolo.
Lui si china e Lady gli apre il mondo come se lo dovesse salvare.
- Sono venti giorni che vado in giro senza, che vuoi fare?
Lady è fatta così, è un interruttore.

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