Lei.
Lei stava sulle punte e galleggiava anche se non c’era l’acqua, stava sulle punte e ruotava come una trottola. Si dinoccolava come un burattino impazzito senza guida dall’alto. Le braccia erano ali disordinate di libellula che vibravano in assenza di elettricità, e le gambe sinuose, ritte come campi di grano in cielo sospinti dal vento, formavano leggeri aquiloni d’argento.
La panchina sostenne entrambi, io seduto e lei sui calcagni.
A quel punto mi svegliai, nel senso che gli occhi furono aperti. Li richiusi subito al suono acuto dello strumento e lei forse ballò ancora, come il mio cuore sospeso tra i polmoni gonfi di vento, lo stesso di prima dei campi di grano e degli aquiloni d’argento.
Uno spicciolo, un quattrino o una medaglia di elemosina rotolò ai miei piedi.
Testa o croce?
Io non avevo chiesto alla fortuna di che faccia fosse la moneta.
Io non avevo chiesto tanta benevolenza.
Interruppi la sonata senza sforzo e mi pulì la bocca di saliva sparsa con un fazzoletto di carta…
- Perché hai smesso?
- Per vederti!
- Mi vedi anche ad occhi chiusi!
- Volevo essere sicuro che non partissi.
- Ma io ci sarò sempre ogni volta che soffi.
Intenso.. bello
RispondiElimina<< Cerca le persone segnate qui? Sta scritto che il calzolaio si deve servire del metro, il sarto della forma delle scarpe, il pescatore del pennello e il pittore delle reti? E a me si comanda di cercare le persone segnate in questa carta, quando io non sono capace di leggere i nomi che vi ha scritto chi l'ha scritta. Bisogna che cerchi qualcuno che ha studiato.>> (Un servo - Romeo e Giulietta di William Shakespeare)
EliminaSono una persona non identificata?
RispondiElimina;o)
No, questo per dire che sono solo un servo che non sa leggere né scrivere! ;-)
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