Due corpi
che non si toccano. Due corpi vicini. Due polmoni separati che si gonfiano. Le
loro mani. I palmi a terra. I mignoli a poca distanza. Occhi chiusi, cielo
terso, alberi sdraiati. Scompaiono per riapparire. Qualcosa si muove. Un
soffio, un piede. Due neonati giganti. Muovono gli arti. La gambe pedalano nell’aria.
Non si toccano. Le braccia. Le braccia contengono il vuoto. Una grande palla d’aria
sull’addome. La stringono con le cosce, con le dita. Dondolano. Insieme. Destra
e sinistra. Non si toccano. Il cielo è terso. La luna è alta. Due corpi vicini.
Due corpi che non si toccano. È finito il tempo, non c’è spazio. È il momento
giusto. L’attimo. E si fondono.
- Che cosa
abbiamo fatto? – chiede un corpo.- Abbiamo fatto attenzione.
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