sabato 4 gennaio 2014

Verità

Ci sono due tipi di verità, tanto per dire una cazzata: c’è la mia e quella degli altri. Quello che è interessante constatare è la distanza, quella linea immaginaria orizzontale che unisce i due punti di vista. Pur addentrandomi in questa cazzata colossale, c’è una terza verità sottile: quella mediatrice. Lei mischia tutto in una scodella e monta la maionese, lo so che è un’immagine idiota, ma a me piace perché metterei la maionese in ogni cibo per il disgusto di Vincent Vega e di Jules Winnfield in Pulp Fiction che per loro è solo merda gialla. Il problema vero è che lei, la maionese, giusto per farla diventare protagonista di questa mia sega mentale, toglie il gusto e se ne appropria, diventa l’unica cosa che senti nel palato per poi ingoiarla. Dato che rischi grosso, pensando che possa essere merda gialla, ritorni al punto di partenza, quello del tuo punto di vista. Ho fatto un bel giro e non ho detto un cazzo, infatti è così, e a questo punto scomodo il malcapitato Pasolini, dato che fa figo citarlo ogni tanto, che disse che la verità è quella cosa che senti dentro ma quando la nomini non c’è più.

- In verità vi dico…
- Cosa?
- Non ricordo più chi la disse.
 


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