domenica 2 marzo 2014

La regina Mab


Quando si smarrisce l’amore è come perdere l’olfatto, una perenne necessità di soffiare il naso distratto.
Non senti più il tuo odore e quello degli altri è neutro. Dentro il tuo cuore un pirata rude affonda navi mercantili che scorrono nei fiumi delle vene alla ricerca delle Indie americane, territori mai esistiti ma non per questo meno fertili. La sola rotta che conosci è la tua falsa verità, armatura della tua persona sull’autenticità. Amare è una corsa distratta ad essere più intelligenti e più sensibili, conoscendo già che è quel “più” a renderci finti e prevedibili. Prima dormi e poi sei troppo sveglio di un’attenzione spasmodica per evitare un furto, se solo potessi sapere cosa volesse dire Mercuzio?
Ma la notte, svegliato dalla Regina Mab, affamato dal solito buco nello stomaco, apri il frigorifero e ci trovi solo un mandarino, un cazzo di frutto arancione, fermo lì, tra una vano e l’altro. Lo prendi e lo lanci in aria come se dovessi preparati per un servizio. Lo sbucci lentamente e piccole goccioline ti si spiaccicano in faccia e il tuo cervello calcolatore le conta. Scoppiano sui pori della pelle del viso che è ruvida come la buccia che hai appena strappato. Senti l’odore e ridi come un cretino per quel cazzo di mandarino che ti ha ridato il gusto malgrado sia ancora aspro. Stacchi gli spicchi come petali di una margherita e giochi col destino, per vedere come possa andare a finire una semplice cantilena per una donna mai conosciuta.
SOCRATE:  L’amore di chi è dunque amore?
DIOTIMA:  Di generare e partorire in seno alla bellezza.
SOCRATE:  E sia.
DIOTIMA:  È.
SOCRATE:  Ma perché di generare?
DIOTIMA:  Perché la generazione è quello che ci può essere di non generato e d’immortale in un mortale. Or l’immortalità si ama necessariamente, secondo che s’è convenuto, da poi che il bene si ama di possederlo; sempre dunque si ama necessariamente di generare; e però ne segue che l’Amore è anco Amore di generazione, ossia d’immortalità.

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