È la strada
sbagliata. Lo so, ne sono consapevole, ma ho deciso di percorrerla lo stesso,
solo perché mi è sempre sembrato inutile tornare indietro. Mi ero illuso che
avrei avuto un’autostrada davanti, a tre corsie, sulla via del sorpasso, con l’acceleratore
a palla come la musica nell’abitacolo. Ci sarà uno svincolo. Nessuna via d’uscita,
nessun pedaggio. È la strada sbagliata - mi son detto. Non c’è un’anima viva.
Ma io vado. Ci sarà uno svincolo, ne sono sicuro. Mi sono perso. Non ci sono
montagne all’orizzonte, neanche un campo per giocare a pallone, una spiaggia
per riposare. Niente di niente, eppure devo andare. Ho visto una tipa col
pollice alzato, che faccio? Mi fermo? Rallento un centinaio di metri dopo. Lei
corre verso di me con lo zaino in mano. Fa caldo, anche se il sole è sparito.
La vedo dallo specchietto retrovisore. Sorride. Apre la porta. Ho le quattro
frecce accese. Lampeggiano. Sembro un albero di Natale. Lei ha il fiatone. Tira
un lungo respiro e si siede. Chiude la porta. Non dice niente di niente. Spengo
la luce. Spengo la macchina, e facciamo l’amore.
- Ho sbagliato strada...
- L'ho sbagliata anch'io...
- Ho sbagliato strada...
- L'ho sbagliata anch'io...
http://youtu.be/ADOQQiwgU0Y
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