martedì 25 novembre 2014

In capo al mondo


Ci sono cose che vanno così. Vedere tra le nuvole spaccati della propria vita in una mattina serenamente grigia. Una veggente ti chiama e vuole andarsene via mentre uno strumento a fiato suona meglio del tuo postino quando pigia il campanello. C’è posta per te! Una raccomandata, ti raccomanda. Basterebbe un veicolo che trasporti conversazioni tra un uomo e una donna che hanno solo deciso di incontrarsi e di non lasciarsi, o meglio, di lasciarsi andare. La strada è spianata all’orizzonte, rimani sulla destra e accosti.
- Salta su ho qualcosa da dirti.
- Cosa?
- Ora mi metto in moto, tu goditi il paesaggio.
Metti la prima e poi la seconda e tutte le marce che hai a disposizione. Il vento schiaffeggia la tua faccia e lei sta con i capelli sciolti a indicare un passato inutile e dannoso.
- Vado troppo forte? – le chiedi.
- Non rallentare, ho bisogno di aria fresca e di riposo.
Il motore romba. Le sorridi. E lei distratta, non fa altro che distribuire intorno i suoi capelli.
- Dove mi porti?
- In capo al mondo.
- È un bel posto?
- Non lo so…
- Allora accelera, vorrei vederlo.


http://youtu.be/ju02Q2dfYDw

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