martedì 18 novembre 2014

Il muro

C’era un cartello con su scritto:”Potete, per favore, spostare il muro?”. Era proprio lì, spiaccicato al muro. Un tizio lo lesse, e cominciò a spingere più che poteva con le braccia e con le gambe.
Arrivò un altro tizio che disse:
- Dovremmo trovare il baricentro.
Fece una ricerca accurata col palmo delle mani, ed esclamò:
- Qui!...
E spinsero come dei forsennati.
Poi arrivò una donna e spinse di schiena mentre un altro spingeva di spalla. Si unì un po’ di gente, e c’era uno che spingeva pure con i piedi. Un’altra ragazza lo fece con la testa. Era un delirio; ci saranno state una cinquantina di persone che spingevano come matti. Una tizia appoggiò l’orecchio contro al muro e azzardò:
- Ssss, vuoi vedere che d’altra parte ci sono altri tizi che spingono verso di noi!
Passarono tre secondi di silenzio.
- Ma vaffanculo – dissero all’unisono dandosi tutti dei cinque e ridendo a crepapelle.
Arrivò mezzogiorno, e il tizio che giunse per primo al muro, disse:
- Pausa!
Andarono tutti al ristorante. Mangiarono e bevvero di gusto. Si misero pure a cantare e a festeggiare. C’era armonia in quel locale. Il proprietario non ricordava tanta felicità dai tempi andati. Si facevano i complimenti a vicenda:
- Comunque tu spingi da dio!
- Non dire sciocchezze, come spingi te non ho mai visto nessuno.
- Lasciate perdere, quella ragazza aveva una spinta non di poco conto – indicandola con l’indice.
- Ma non è vero, mi fate arrossire – rispose lei con assoluta modestia.
- Qualcuno ha capito dove fosse il baricentro? – disse quello che sembrava preciso.
Nessuno rispose.
Quindi, il tizio di prima esortò tutti a tornare al muro.
- Torniamo al nostro lavoro!
- Siediti! – disse uno giù in fondo.
E lui obbedì.
- Ma sì, fanculo il muro!
Quel giorno alcuni si innamorarono, altri diventarono amici, altri ancora si abbracciarono.
Niente, il muro rimase dov’era e nessuno lo spostò. Ma si racconta in alcune leggende metropolitane, che il giorno dopo, in quel ristorante, arrivarono da tutto il mondo tizi e tizie a fare una pausa dopo aver spinto.
- Ci sono muri e muri! – disse una sera il telegiornale.
 


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