sabato 8 giugno 2013

Emisferi


Appeso in una sorta di inguaribile equilibrio
a bocca aperta a far smettere una guerra
con le braccia verso il cielo dell’oblio
ad aspettare una risposta, quando la domanda l’hanno fatta i tuoi piedi alla terra.
Un emisfero che muove lo stesso braccio e respira con un polmone
un altro fermo sul ciglio di un profondo burrone.
Due gusci pronti a diventare cerchio in un inevitabile collasso
Due gusci pronti a diventare cerchio disegnati meglio di un semplice compasso.
Al contatto ecco una sorda esplosione di atterraggio
mentre un sole sconosciuto
lancia come un esperto guerriero il suo primo raggio.
Un terremoto di vibrazioni che aprono crepe sulle pareti
come nervature discontinue di ondeggianti radici.
E tutto prende a muoversi e a girare
e con loro una pallida luna piena
lasciata secoli prima a riposare
insieme lupi affamati che la osservavano di schiena.
Non chiedete cosa sia vero
non chiedete cosa sia preciso
nulla preferisce un viso
nascosto da un umile mistero.


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