sabato 29 giugno 2013

La persona giusta

Un giorno incontrai la persona giusta. Sapevo che era lei. Queste cose si sanno perché cambiano il ritmo del cuore e acquisti forza e determinazione. Era la persona giusta perché ogni cosa che faceva era giusta. Non si può spiegare. Le sue mani giuste, i suoi capelli giusti, i suoi occhi, cazzo i suoi occhi giusti, e quei seni giusti, e la sua pelle di un colore giusto, e le sue gambe giuste, e la sua bocca che diceva cose giuste, e i suoi denti così giusti, e baciava in un modo giusto, a volte fin troppo giusto. Era giusta, e anche i suoi difetti erano giusti. Sapevo che tutta sta giustizia era troppa, sapevo che se lei era giusta c’era qualcosa di sbagliato in me. Lo so che è una stronzata, ma lei era troppo giusta, ed io sbagliato. Ma non sbagliato perché non mi ritenevo eccessivamente giusto, ma sbagliato perché ero perso, in quel piacere di perdersi, perché ero felicemente perso, e piangevo perché stavo bene, perché ero felice, felice di essere sbagliato con la persona giusta. Ora mi chiederete come è andata. Non importa come andata, non importa se è finita, quello che importa che ne è valsa la pena, che ne è valsa la pena di essere nato per averla incontrata.

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