C’erano due lune questa
sera. Non due lune inteso come numero, due lune: una accesa ed una spenta. Non
spenta nel senso debole del termine, spenta nel senso di essere oscura. È di
lei che voglio parlare, perché quella accesa è troppo facile da definire, ma
quella dietro, quella che non si vede, è più complessa, non ti lascia margini
di comprensione, non ti lascia attimi di beatitudine. E ti tocca vedere la luce
che molto spesso acceca, che molto spesso non è vera. Non hai il coraggio di
voltarla, perché pensi che è una lampadina che non puoi svitare, se non hai una
scala, se non hai una mano che non ti fa male. E Sali, e lei si allontana, e
scendi, e lei si avvicina. La luna, cazzo, la luna, ti sembra che sia meglio
scappare per farsi rincorrere. Ma quanto può illuminare quel cerchio di luna su
una terra piatta che non sa più circolare?
Nessun commento:
Posta un commento