mercoledì 23 luglio 2014

A lui


A lui piacevano Rino Gaetano e Bob Marley. Aveva due vinili ma non aveva un giradischi. A quel tempo avere un vinile era come avere un’opera d’arte. Anche io avevo due vinili senza giradischi: uno erano i Pink Floyd e l’altro Fausto Papetti. Nella copertina di Papetti c’era sempre una donna nuda, e in quel periodo non ne trovavi molte se non su Postalmarket. Avevamo in comune un giornaletto “sporco” di quelli a fumetti, di un certo Lando, che aveva tre palle e assomigliava a Buzzanca. Era bravo con le ragazzine, sapeva sorprenderle e le baciava con una semplicità che invidiavo, io che fino allora, avevo baciato solo il mio cane. Lui fumava le canne, io giocavo a pallone. Diceva che Bob Marley non doveva morire, e poi disse, il mese dopo, lo stesso di Rino Gaetano. Passò dallo spinello alle spade fino alla vasca da bagno. Al suo funerale solo benpensanti, educatori, matematici, statistici e sapienti. L’anno dopo traslocai e me ne andai lontano.
Amava Rino Gaetano e Bob Marley, tra maggio e giugno del ottantuno tutti e tre se ne andarono a fanculo.
- Chi era già?
- Non ricordo...
- Ma era in classe con te.
- Ma lui tagliava...
- E tu?
- Io dormivo sui banchi.


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