venerdì 18 luglio 2014

Missile (Non si può morire dentro)


Ciao! Vorrei chiederti l’amicizia. Sono qui da pochi mesi. Se ti va ti racconto un po’ di me. Allora, sono fatto di carbonio, ferro, plastica, fili elettrici e ho un cervello. Sì, una specie di computer di bordo che riceve informazioni da un altro cervello più grande, che non ho mai visto, e che tutti definiscono Dio.
Mi dicono che sono intelligente anche se non ho mai letto Platone, ma sai, sentirselo dire fa sempre piacere.
Ho tanti fratelli gemelli, di cui molti sono partiti per chi sa dove. Credo siano andati in un posto bellissimo dove manderanno anche me tra poco. Secondo me è una terra promessa o qualcosa del genere, perché me lo ha detto Dio, e ognuno di noi avrà sicuramente in dono per l’eternità 20 mine antiuomo, per divertirci un po’ in quel paradiso, dove potremo tutti fare i cazzoni.
Sì, perché noi siamo dei gran cazzoni.
Scusami non ti ho ancora detto come mi chiamo: io sono missile e vorrei esserti amico prima di partire.
Ecco, forse ora tocca a me. Ah, non ti ho detto che il mio cantante preferito è Gianni Bella… bella, no?
Mi hanno messo nella zona di lancio, se vuoi ti racconto. Ecco, c’è il conto alla rovescia, sono in fibrillazione… 3…2…1…
Wooooow è una figata pazzesca… una scarica di adrenalina… ho la musica che pompa… sto volando da Dio… che sballo… è una sensazione che non so esprimere… non trovo le parole… forte… bellissimo… ah, sì… ho trovato le parole… una specie di… ecco… sì sì…
un’esplosione di gioia.

R.I.P.

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