Una sera
incontrai l’ironia. Aveva occhi discreti e denti dritti, perché lei non rideva
a denti stretti, rideva a bocca aperta. In lei si percepiva quella piccola
fiamma che provoca incendi, quelli utili a bruciare conflitti lasciando intatti
i tuoi margini di benevolenza. Sapeva cogliere i tempi comici, liberare gli
spazi silenziosi, e muoversi come una libellula. Potevi ritrovarti in un campo
di grano che erano i suoi capelli, o a ridosso di pendici innevate che erano le
sottili curve delle sue gote pronte ad aprirsi con sorrisi inaspettati. L’ironia
è un regalo che ti arriva quando non è Natale, quando non è il tuo compleanno
ma un incontro occasionale che non era previsto. L’ironia è il mistero che ti
picchietta sulla spalla e ti dice:
- Eccomi
sono arrivata!E tu non sei neanche partito.
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