domenica 28 settembre 2014

Viaggio al termine della notte

I libri andrebbero letti fino alla fine, ma non riesco più andare avanti. Ferdinand ha lasciato Molly e se n’è andato con la sua follia e con il ricordo di una bellezza infinita.
Avevi un vestito bianco come le nuvole, quel pomeriggio al lago, e sorridevi. Chissà perché sorridono tutte quelle che hanno un vestito bianco di pomeriggio al lago. Ci siamo concessi all’amore ancora un’ultima volta. Ho respirato ogni tuo poro, ho toccato ogni sporgenza delle tue ossa, e quei piccoli seni che sembravano non maturare mai. Ti dissi ciao che era un addio. Presi la strada incerta di un’esistenza senza la tua presenza scenica, un teatro chiuso in decadenza, una maschera da mettere ogni giorno. Ero lontano da casa e guidai in quel lungo rettilineo in cerca di una galleria, un luogo dove potevo entrare e poi uscire senza fatica. La vita è un lungo viaggio, ragazza, e io e te l’abbiamo fatto sulla corsia di sorpasso. Si dice così. Non ci siamo fatti mancare niente; una tavola imbandita di passione e noia, di carezze e silenzi. Ricordo i musi lunghi e quella figlia caduta spontaneamente come una pietra cade nell’acqua, e va a fondo. Ti chiederai perché una femmina, perchè le femmine sono immediate. Ho provato a immergermi nel lago di sangue ma lei era sparita nella barriera corallina. E no, non riesco andare avanti caro Ferdinand, Molly ti ha lasciato andare come si lascia andare un cane senza padrone, e tu hai seguito il tuo istinto, solo per non scoprire che avevi paura di annusare l’amore.
- No, non tornerai più… e poi non sarò più nemmeno qui…
I libri andrebbero letti fino alla fine, ma il mio viaggio non è più al termine della notte, il mio viaggio è far scorrere le pagine come scorrono le nuvole.

http://youtu.be/CKbZlthDld4

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