Era
davanti a un telo bianco. Provò a riflettere la forma del pensiero nello specchio
vuoto. Ricercò i colori per dipingere la luce, e si trovò nel buio. Non si vide
più. Ogni cosa era scomparsa e non rimase più niente. Quando comprese il nulla,
ci fu la scintilla. Un’esplosione di luce accecò il buio e lui comparve a
cavallo di un grande pennello. Spruzzava colori intorno. Nacquero prati, fiumi,
alberi, montagne e infine il sole che diede un pezzo di sé alla luna come quando
il cielo lascia spazio alle nuvole. Il suo corpo era cosparso di verde, di blu,
di rosso e di giallo da confondersi col mondo dipinto. Si mise a correre all’impazzata
come quelli che hanno ricevuto un miracolo. Quando raggiunse il fiume, si
specchiò, e vide la luce nei suoi occhi, che era stata accesa dall’unico interruttore
a intermittenza: il suo cuore. All’improvviso l’acqua si squarciò e uscì una
sirena, che lanciò in aria miliardi di gocce che divennero farfalle. Si avvicinò
al pittore con gli occhi spalancati, e si fece ipnotizzare.
- Sei
tu il creatore di tutto questo?- Io sono lo specchio riflesso!
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